Settimana calda quella del 19 settembre attesi i Tassi USA con la FED, la riunione della BCE ed il voto Italiano . . . ci sarà da “dondolare” per le borse.
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ToggleIl 20 settembre si riunisce la BCE mentre il 21 settembre la Federal Reserve Bank che alla sua prima riunione dopo l’estate dovrà sbrigarsela con l’inflazione ancora in salita.
Ad agosto l’inflazione Usa è rimasta stabile all’8,3% ed il dato è stato superiore rispetto alle attese degli economisti ma anche dei mercati finanziari e Wall Street è scesa nuovamente.
NASDAQ a -6.80% nella seconda settimana di settembre 2022, S&P500 a -4.88 %nella seconda settimana di settembre 2022, DOW JONES a -4.60% nella seconda settimana di settembre 2022.
L‘inflazione è accompagnata dal terzo calo consecutivo del mercato del lavoro USA, il dato di agosto sugli occupati è risultato negativo e pertanto gli USA sono ufficialmente entrati in zona stagflazione ad un passo dalla recessione che già potrebbe far visita all’economia USA nel secondo trimestre 2023!
Per la Federal Reserve Bank è arrivata quindi la spinta finale per puntare a tassi Fed Funds verso il 5\6% nel tentativo di domare inflazione e stagflazione.
Scontato quindi l’aumento di 0.75 punti base per la Fed ma è attesa per studiare le proiezioni economiche che il presidente Jerome Powell terrà nella conferenza stampa del 21 settembre 2022.
Il NASDAQ è ad un punto di svolta importantissimo, il supporto di 11500 punti è l’ultimo supporto “salvavita” per le quotazione delle aziende e startup USA.
Per il NASDAQ la settimana appena terminata segnala purtroppo una battuta di arresto, al grafico weekly purtroppo tocca segnalare una barra outside, pattern di debolezza ed inversione che si è registrato proprio in concomitanza del tentativo di allungarsi verso la resistenza di 13500 punti.
Fortunatamente per il NASDAQ, nonostante l’anno 2022 sia all’insegna della volatilità, in questi mesi di agosto e settembre la volatilità sembra scendere verso i minimi.
Alla discesa del NASDAQ c’è una giustificazione legata proprio all’inflazione ed ai tassi.
I tassi decennali USA infatti hanno toccato massimi di breve termine che mancavano sui mercati dal 2012\2011 siamo infatti a quota 3.50% con il rendimento decennale.
Salgono anche i rendimenti Italiani che superano la resistenza del 4% a solo una settimana dal voto delle politiche italiane.
Con il rendimento in salita ed i Bond Italiani quotati in discesa le indicazioni di non gradimento della prossima compagine politica sono ben chiare!
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