Ribasso a Piazza Affari per il FTSE MIB dopo la Decisione della BCE, ancora Oro in Rialzo e Banche in Calo!
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ToggleA Piazza Affari il FTSE MIB ha chiuso in ribasso dello 0,96% dopo la riunione della Banca Centrale Europea ha lasciato invariati i tassi di interesse, confermando le aspettative degli economisti. La reazione dei mercati finanziari è stata contenuta, in attesa dei prossimi sviluppi.
Decisione della BCE
La BCE ha mantenuto i tassi invariati, come previsto, ma ha introdotto un riferimento esplicito ai tagli dei tassi nel comunicato, indicando che tali misure potrebbero avvenire già a giugno. Questa anticipazione ha influenzato il sentiment dei mercati.
Il rendimento del BTP decennale è salito al 3,8%, mentre lo spread BTP/Bund è aumentato a 140 punti base, riflettendo l’attesa per i prossimi interventi della BCE.
La BCE potrebbe anticipare i tagli dei tassi rispetto alla Federal Reserve degli Stati Uniti, considerando le divergenze nelle condizioni economiche tra le due regioni. Le proiezioni macroeconomiche di giugno forniranno ulteriori dettagli sul percorso della politica monetaria.
Dichiarazioni di Lagarde
La presidente della BCE, Christine Lagarde, ha sottolineato che l’istituto non dipende dalla Fed, ma che le politiche statunitensi influenzeranno comunque l’economia europea. Lagarde ha indicato che la BCE è orientata a ridurre il livello di restrizione della politica monetaria, con il primo taglio dei tassi potenzialmente a giugno.
Effetti sui Mercati Azionari ed i risultati di Piazza Affari
Sulla borsa milanese di Piazza Affari, diversi titoli hanno registrato variazioni significative: Erg ha guadagnato il 2,1%, seguita da A2a (+1%), DiaSorin (+0,8%) e Italgas (+0,8%). Al contrario, Iveco ha ceduto il 4,1%, seguita da Bper Banca (-3,9%), Banco BPM (-3,5%) e Mps (-3,5%), pesantemente influenzate dalla decisione della BCE.
Cosa succede a Wall Street
Il fronte dell’inflazione ha presentato un quadro leggermente migliore per gli investitori giovedì: l’indice dei prezzi al consumo (PPI) di marzo è aumentato dello 0,2% rispetto al mese precedente, a un tasso di crescita inferiore rispetto alle previsioni degli economisti. La crescita su base annua del 2,1% è stata anche al di sotto delle stime. Tuttavia, quella crescita annuale rappresenta il balzo più rapido dei prezzi alla produzione da quasi un anno.
Le azioni sono diminuite e i rendimenti obbligazionari sono schizzati dopo un report CPI di marzo più caldo del previsto, che ha spinto gli investitori a rivedere le aspettative sulla politica della Federal Reserve. Il mercato sta ora prezzando solo due tagli dei tassi nel 2024, da effettuarsi più tardi nell’anno rispetto a quanto previsto.
Investigazioni su Morgan Stanley
Nel contesto statunitense, Morgan Stanley è sotto indagine da parte di diversi enti federali, tra cui la SEC e il FinCEN, riguardo alla verifica dei clienti e ai controlli anti-riciclaggio. Queste indagini hanno causato un crollo delle azioni della banca.
Le autorità si concentrano sulla gestione della clientela internazionale di Morgan Stanley e sulla verifica delle identità e delle fonti di ricchezza dei clienti.
Gli investitori sono in attesa di ulteriori sviluppi sui tagli dei tassi e sull’andamento dei mercati finanziari, che sono influenzati sia da fattori locali che globali, comprese le politiche della Fed e l’andamento dell’inflazione negli Stati Uniti.
Questo scenario evidenzia l’importanza della comunicazione e della trasparenza delle banche centrali nel plasmare le aspettative dei mercati e delle economie globali.
Analisi Tecnica di Borsa con Sante Pellegrino fondatore di www.workatwallstreet.it
Disclaimer:
Le informazioni contenute in questo articolo sono solo a scopo informativo e non sono da considerarsi come un consiglio finanziario. È importante fare le proprie ricerche e consultare un consulente finanziario prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
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