Banche in ordine sparso a Piazza Affari. Nonostante un cambio di rotta dello spread che scende a 305 punti, il mercato italiano resta in calo alle 15,30 infatti il Ftse mib arrivava a -0,67% con il resto d’Europa che vedeva il Dax a -0,8% e il Ftse100 a -1,1%.
Banche in prima linea
Intanto i bancari vedono un andamento altalenante dal momento che, come detto, devono scontare non solo uno stress sull’intero settore per le incertezze politiche che potrebbero protrarsi nelle prossime settimane (l’iter europeo per la procedura di infrazione del deficit è piuttosto articolato e complesso) ma anche per il fallimento del nuovo Btp Italia, a sua volta sintomo di una perdita di fiducia dei retail su uno strumento che finora, nelle precedenti edizioni, aveva sempre dato ottimi risultati. Guardando ai singoli titoli poco dopo le 15 si notano i rossi di Intesa a -0,2%, Ubi e Unicredit, entrambi a -0,9%, Bper, -0,7% e Banca Mps a -0,4% mentre vanno meglio le cose per Carige a +5,8%, Banco Bpm a +0,7%, Banca Generali a 0,5%.
Il nuovo (triste) Btp Italia
Da segnalare, come accennato all’inizio, la chiusura, ieri dell’offerta ai retail per il nuovo Btp Italia, offerta che si è chiusa co un flop: 863 milioni del retail da sommare al miliardo e trecento milioni degli istituzionali. Poco rispetto a quanto visto solo pochi mesi fa quando a maggio erano stati collocati titoli per 7,7 miliardi e ancora più irrisoria rispetto al record del 2013 con 22,27 miliardi. Il saldo finale di quest’ultima edizione alla fine no va oltre i 2,16 miliardi, troppo poco, talmente poco da far nascere il rischio che il titolo possa essere illiquido.
Buon trading a tutti!