Oggi alle 14.30 è previsto l’annuncio dei #tassi sui #depositi, come di consueto, subito dopo, ci sarà super #mariodraghi a spiegare le scelte di #politica dei #tassi, che quasi sicuramente lascerà invariati.
I #tassi sono oramai in negativo dal 2014, e la circolarità del #denaro nel circuito economico #europa rallenta, siamo ancora in una #deflazione, limitata ma sempre #deflazione resta.
Tutti gli sforzi del #quantitativeeasing e dei tassi in negativo, per velocizzare una graduale tendenza inflazionistica, del mercato #monetario, sono stati oramai intrapresi, ma a rallentare la circolarità del denaro è la paura dei fallimenti, la paura dei #bancari ed degli #industriali, la delicata situazione sociale che l’europa vive, la difficile scelta politica dei popoli, tutti questi fattori rallentano la via dell’#inflazione.
Ci mancavano la previsione sul #referendum italiano, di #goldmansachs, non si comprende bene se destabilizza o rafforza gli sforzi di un #governo mai eletto che tenta di salvare #mps, con un ennesimo aumento di capitale .
Che poi #mps da chi è stata rovinata? Basterebbe fare qualche domandina proprio agli ex segretari di partito che hanno indebitato la storica, se no tra le più antiche al mondo, #banca di #siena.
Il quadro tecnico dei #mercatifinanziari parla chiaro, siamo ai minimi della #volatilità, tutto a sostegno di un trend che cerca di segnare nuovi massimi per gli #usa, che valutano i futuri presidenti, mentre l’#europa viaggia a doppia velocità.
Post #brexit il #dax e il #ftse100 hanno recuperato i gap mentre l’italia con il suo #ftsemib fatica a risalire e chiudere il gap, solo #enel #eni e qualche altro titolo hanno recuperato i livelli di prezzo pre #brexit.
Attendiamo #mariodraghi
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