Borsa Milano chiude a +0.86% Ftse Mib è il migliore, in barba alle parole di Lagarde e Powell!
Le borse europee hanno chiuso la seduta in rialzo, dimostrando una resistenza sorprendente nonostante le indicazioni dei banchieri centrali di un imminente aumento dei tassi di interesse.
Per il Presidente BCE Lagarde spazio di manovra al rialzo per un aumento poderoso volto a contrastare l'inflazione.
Powell conferma l'intenzione di ulteriori aumenti, almeno due!
Nonostante le preoccupazioni iniziali, gli investitori sembrano aver accolto con favore le notizie provenienti dalle principali piazze finanziarie.
Borsa Italiana con il Ftse Mib è emerso come il migliore performer della giornata, registrando un solido aumento dello 0,86%.
Superata la resistenza dei 27500 punti indice, con tranquillità la Borsa di Milano si è portata a ridosso delle ulteriori resistenze di area 27700 punti.
Resta importante non fantasticare molto al rialzo, c'è un recupero ma mancano i volumi e molti titoli quotano i prezzi ancora al di sotto dei massimi relativi.
Il trend positivo è stato seguito dal Dax tedesco +0,7% e dal Ftse 100 britannico +0,5%, mentre il CAC 40 francese ha mostrato una performance ancora più brillante, con un notevole aumento del 1,03%.
Durante la riunione dei banchieri centrali a Sintra, Portogallo, la presidente della Banca Centrale Europea (BCE), Christine Lagarde, ha ribadito l'intenzione di procedere con ulteriori aumenti dei tassi a luglio.
Allo stesso modo, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha sottolineato che l'economia statunitense e l'inflazione si sono rivelate più forti delle aspettative, lasciando intendere che saranno necessari ulteriori rialzi dei tassi di interesse.
Nel frattempo, i rendimenti obbligazionari nella zona euro sono aumentati, con il rendimento del decennale italiano al 3,97% e il Bund tedesco con scadenza equivalente al 2,31%. Lo spread tra i due titoli si è posizionato a 166 punti base, riflettendo una maggiore percezione di rischio per il debito italiano.
A Piazza Affari, trai titoli di Borsa che hanno attirato particolare attenzione TIM che ha registrato un significativo aumento del 3,51%, seguita da STMicroelectronics +2,89% e Ferrari che segna nuovi massimi storici e chiude a +2,61%.
Tra i bancari, Banco Bpm che chiude positivo a +1,06% e a seguire Credem che chiude +2,89% e che beneficia di un upgrade da parte degli stessi analisti.
Il dollaro statunitense continua a svalutarsi rispetto all'euro, mentre i rendimenti dei Treasury registrano una diminuzione, con il tasso decennale che si attesta al 3,7%.
Nel frattempo, i mercati finanziari sono pervasi dall'ansia riguardo alla possibilità di un bando imposto dagli Stati Uniti sulle esportazioni di chip verso la Cina. Le preoccupazioni sono alimentate anche dalla diminuzione degli utili delle imprese cinesi.
A Wall Street, la giornata si è caratterizzata da un andamento negativo, con il Dow Jones che ha ceduto lo 0,25%, l'S&P 500 lo 0,2%, mentre il Nasdaq è rimasto stabile.
Oltre alla preoccupazione per un possibile aumento dei tassi di interesse, gli investitori sono ora preoccupati per l'escalation delle tensioni geopolitiche.
Gli Stati Uniti stanno prendendo in considerazione nuove restrizioni sulle esportazioni di chip verso la Cina.
Secondo il Wall Street Journal, il Dipartimento del Commercio potrebbe bloccare le spedizioni di chip prodotti da Nvidia e Amd ai clienti cinesi già a partire dal mese di luglio.
L'annuncio di una potenziale interruzione delle esportazioni di chip ha generato una serie di interrogativi e inquietudini sui mercati globali.
La Cina rappresenta uno dei principali consumatori di chip a livello mondiale, e un bando sulle esportazioni verso il paese potrebbe avere un impatto significativo sull'industria elettronica e sul settore tecnologico in generale.