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Posts published in “Closing Bell”

Il Closing Bell di orkAtWallStreet.it è il momento cruciale in cui si chiudono le contrattazioni nei mercati finanziari di tutto il mondo.

È il momento perfetto per riflettere e analizzare ciò che è accaduto durante la giornata.

Attraverso una varietà di contenuti informativi, come articoli, video e interviste, il nostro obiettivo è quello di offrire una visione approfondita delle attività di mercato.

Vogliamo aiutarti a comprendere i movimenti del mercato, individuare le tendenze emergenti e rimanere aggiornato sulle notizie più rilevanti.

Il Closing Bell dei mercati finanziari non è solo la fine di una giornata di trading, ma anche l’inizio di una nuova fase di preparazione per le prossime sessioni.

Con il nostro aiuto, potrai rimanere al passo con le ultime novità finanziarie globali.

Che tu sia un trader esperto, un investitore o semplicemente interessato al mondo della finanza, il Closing Bell è progettato per essere il tuo punto di riferimento.

Esplora i nostri contenuti, impara e cresci nel mondo dei mercati finanziari con noi.

Closing Bell, Wall Street & Piazza Affari ancora toniche!

Closing Bell positivo per Wall Street e Piazza Affari nonostante un avvio di giornata in rosso.

Closing Bell in leggero rialzo per il Ftse Mib che chiude a +0,3% al livello di resistenza di 27500 punti indice.

In testa al listino di Piazza Affari Amplifon che chiude a +4%, a seguire Campari a +3.20% mentre crolla in apertura Stmicroelectronics dopo le parole di Elon Musck che ha dichiarato di voler utilizzare meno carburo di silicio nelle auto elettriche.

Stmicroelectronic apre a -6% al di sotto del supporto di area 43.50 euro per azione salvo poi riuscire a recuperare in chiusura di seduta a 44.25 euro per azione.

Closing Bell in recupero anche per Wall Street con il Nasdaq che in overnight perdeva oltre 1% al di sotto del supporto di area 12000 punti indice.

Subito dopo la campanella di apertura il Nasdaq ha recuperato il livello di 12000 punti ed ha chiuso a +0.50% trainando rialzo anche S&P500 che ha chiuso a +0.80% ed il Dow Jones che chiuse a +1.26% trainato dal forte rialzo del titolo Salesfroce.

Piazza Affari & Wall Street, Ftse Mib su Nasdaq giù.

Chiusura di borsa rialzista per Piazza Affari dopo una partenza in negativo il listino Ftse Mib a fatica riesce a riposizionarsi al rialzo.

Regina di Piazza Affari per tutto il giorno Intesa Sanpaolo che chiude in positivo a +2,70% grazie agli ottimi giudizi degli analisti ma soprattutto grazie ai conti ed al buyback per 1,7 miliardi.

Brillano a Piazza Affari anche le altre banche tra cui Banco Bpm in chiusura segna +2,73%, Unicredit ancora sui massimi a 18.30 eurocent per azione che chiude in guadagno a +1,58% e continua il trend positivo di Tim che chiude a +3,17% vicinissima al prezzo resistenza di 0.30 eurocent.
I listini europei chiudono contrastati a Francoforte il Dax scivola in negativo a -0,8%, chiude in negativo anche il DJEuroStoxx a -1.30%.

Il rendimento decennale è superiore al 4% lo spread si posiziona a 186 punti base il tutto mentre ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato che da lunedì 6 a giovedì 9 marzo 2023 si terrà una nuova emissione del Btp Italia.

A Wall Street le azioni sono crollate all'apertura del lunedì, gli investitori hanno valutato ancora negativamente le prospettive riguardo i tassi di interesse, il rapporto sui dati del lavoro che sono letteralmente esplosivi a gennaio e l'inflazione che pare sia stabile ma in discesa!

Male l'S&P 500 sceso dello 0,5% al livello di resistenza di prezzo di 4160 punti, leggermente negativo il Dow Jones che ha perso circa 100 punite e segna -0,3%.

Ad avere la peggio il Nasdaq sceso sino a -2% salvo poi recuperare e chiudere a -0,80%.

Segui la videointervista a Sante Pellegrino di Giulia Brambilla su FinanzaNowTV

Wall Street attende la FED è negatività, sell off Nasdaq -2%

In attesa della FED Wall Street si spaventa e scende pesantemente.

La FED è pronta ad aumentare i tassi con moderazione eppure Wall Street si spaventa, così le chiusure dei principali indici S&P 500 chiude a -1,3%, Dow Jones -0,80% ed il Nasdaq è sceso a -1,8%.

A confermare i timoridi Wall Street ci pensa anche il rendimento decennale del Tesoro USA che è salito al 3,55%.

Molti i titoli in perdita a Wall Street soprattutto TESLA che dopo il rimbalzo a +10% di venerdì scorso oggi perde terreno e torna a 166 dollari per azione con una performance negativa del -6%.

Attesa per la FED al cardiopalma dunque, il presidente della Fed Jerome Powell terrà la consueta conferenza stampa mercoledì pomeriggio (orario USA) per annunciare probabilmente l'aumento dei tassi ancora di un quarto di punto, queste le attese.

La FED riesce tutto sommato a calmare l'inflazione ma ha distrutto la capacità delle aziende di mettere a frutto gli utili accumulati negli anni precedenti.

Wall Street in calo, la stagione dei bilanci? è da paura!

Wall Street in calo sulla scia dei dati negativi che avariano dalle trimestrali.

Le azioni statunitensi sono scesa su tutta Wall Street.

Gli aggiornamenti delle trimestrali offrono solo segnali di "recessione" e lo si percepisce dagli utili aziendali che intimoriscono gli investitori.

Così gli indici a Wall Street, S&P 500 chiude in ribasso a -1.06%, il Dow Jones ha perso 400 punti e chiude in negativo a -1,25% mentre stranamente il Nasdaq è sceso solo dello 0,8%.

L' S&P 500 è sceso per via della trend rlineaesistenziale che passa dal livello di prezzo di 4000 punti indice.

Per S&P 500 i 4000 punti rappresentano un livello di resistenza triplo e perché:

Resistenza di prezzo a numero tondo pertanto psicologicamente forte e utile per gli arbitraggi.

Trend Line discendente dai massimi del 2021

Resistenza storica che ha aiutato l'S&P 500 a raggiungere i massimi di 4800 punti indice nel 2021

A spingere al ribasso il mercato e a far uscire gli investitori dal mercato ci ha pensato anche il rapporto mensile sulle vendite al dettaglio in USA, che conferma un rallentamento dell'attività di spesa dei consumatori, dato che potrebbe raffreddare ul'teriormente l'inflazione.

Trimestrali in calo, spesa e consumi che rallentano, aziende che licenziano . . . che dire la FED non solo ha centrato l'obiettivo di rallentare ed portare al ribasso l'inflazione ma ha innescato un reale avvitamento dell'economia che terminerà in una pessima recessione!

Arrivano infatti pessime notizie dal colosso Microsoft che sta licenziando 10.000 lavoratori sforzo reso necessario per tagliare i costi aziendali al momento poco sostenibili.

Eppure in Italia si respira un'altra aria.

Secondo Mediobanca alcuni titoli tra le mid e small cap italiane possono offrire un ottimo rendimento e battere gli indici di riferimentotra cui Ariston, BFF Banking Group, Danieli, Rai Way.

Dow Jones giù, profitti in calo per le banche di Wall Street

L'indice Dow Jones perde terreno e chiude a - 0,85%.

L'indice storico di New York Dow Jones è appesantito dalla brusca discesa dei ricavi dei titoli bancari, in particolare Goldman Sachs ha registrato il suo più grande calo di profitti dell'ultimo decennio.

Al contrario dell'indice Dow Jones a Wall Street si salvano sia l'indice S&P 500 che chiude poco sopra la parità ed il Nasdaq salito dello 0,4%.

Il Dow Jones si trova in una fase di prezzo delicatissima, il livello di 34000 punti indice risulta essere una resistenza già testata e soprattutto è il supporto che ha trainato al ribasso i prezzi nel 2022 durante l'invasione russa in Ucraina.

Per Goldman Sachs che ha registrato un calo degli utili del 69% nel quarto trimestre, la chiusura è stata fortemente negativa ed al -7%.

I prezzi di Goldman Sachs sono stati respinti dalla resistenza del livello di prezzo di 370 dollari ad azione, prezzo che passa per la trend linea ribassista ed è l'unico prezzo di swing capace di far ripartire il nuovo rialzo del titolo.

Calo degli utili anche per la banca d'affari Morgan Stanley che però ha realizza guadagni grazie alle attività di gestione patrimoniale che hanno contribuito a migliorare il bilancio così da permettere alla stessa Morgan Stanley di chiudere a + 6,5%.

Gap Up per Morgan Stanley, superato in apertura il livello del collo del "cup and handle" ... prezzo diretto a 112 dollari?

Wall Street è salita? Nasdaq +1.30% e VIX +2.50% chi mente?

Da Wall Street arrivano aggiornamenti positivi, il mercato azionario sale mentre prepara il conto alla rovescia per una lettura dei dati dell'inflazione e le trimestrali dei titoli bancari.

Così gli indici in chiusura a Wall Street S&P 500 salito del +0,98%, il Dow Jones in guadagno a + 0,70% ed il Nasdaq avanza al rialzo del +1.30%.

Sale Wall Street e scendono i rendimenti dei Treasury decennali statunitensi che chiudono a -1.90% e si appoggia al 3,60% di rendimento, tutto perfetto azionario al rialzo e "indebitamento" al ribasso ma a rovinare la festa purtroppo ci pensa la salita dell'indice della volatilità VIX che chiude a +2.50%.

Non sono mancati gli scoop a Wall Street, si chiacchiera su Wells Fargo al centro dell'attenzione nei primi scambi di borsa, la storica e mega banca made in USA ha dichiarato che dovrà ridimensionare la sua attività creditizia in particolare il mercato dei mutui immobiliare.

La mossa di Wells Fargo? Arriva nel mezzo di un rallentamento del mercato immobiliare a causa degli eccessivi tassi di interesse che hanno frenato gli acquisti di proprietà immobiliare e azzerato gli accordi di rifinanziamento.

Forse questo è il primo segnale di un rallentamento economico made in USA vero e proprio, a breve passeremo dapprima in una fase di stagflazione e successivamente in recessione!

Qualche rader professionista, accortosi delle divergenze del mercato ha iniziato a quotare meglio la volatilità, stuzzicando gli interessi dell'indice VIX salito ade 2.50/2.80% circa.

L'indice VIX con la sua ultima discesa verso i minimi, ha chiuso il GAP lasciato aperto a 21/20 dollari per punto formatosi nel periodo di azionario rialzista di "agosto 2022".

Siamo ancora alti di quotazioni ed il rischio che il mercato azionario torni a scendere è dietro l’angolo!

Qualche banca d'affari si sta accorgendo di come il mercato possa risentire di sollecitazioni sfavorevoli al prosegui del rialzo e per questo anche sull'indice Ftse Mib la banca JP Morgan preferisce abbandonare il titolo Banco BPM .

Conferme arrivano anche dal mercato obbligazionari che accompagna la ricerca di capitale extra bancari il titolo ENI che emette un BOND CALLABLE a l 4.30%.

Chiusura di Borsa in ribasso sale l’occupazione in USA!

Chiusura di Borsa in ribasso, a Wall Street il Dow Jones perde 300 punti buoni i dati sull'occupazione che però segnalano ulteriori aumenti dei tassi FED.

Chiusura di Borsa con le azioni in ribasso, i dati sull'occupazione hanno mostrato che il mercato del lavoro è ancora forte nonostante gli aumenti dei tassi di interesse della Federal Reserve per domare l'inflazione.

Il Dow Jones è sceso di 330 punti indici circa e chiude a -1,02% al livello di supporto di area 32.900 punti indice circa il cui superamento a ribasso può arrivare al supporto inferiore di 31500 punti.

Chiusura di Borsa negativa anche per l'S&P 500 che ha perso il -1,16% chiudendo a 3.810 punti indice che risulta essere un supporto fondamentale poiché l'eventuale allungo porterebbe a 3650/3600 punti indice.

Chiusura di Borsa negativa anche per il Nasdaq che è sceso a - 1,47% a 10.700 punti indice, paura per Bed, Bath & Beyond shed che ha perso il 29,88% dopo aver dichiarato di essere a corto di liquidità considerando il fallimento della banca pro criptovalute "Silvergate Capital" che è crollata del 42,73% dopo aver rivelato i principali prelievi dei clienti.

Wall Street in rialzo, FED nessun taglio tassi nel 2023!

Wall Street in rialzo, FED nessun taglio tassi nel 2023!

Gli indici i Wall Street sono ancora in balia delle onde ma arrestano la discesa che si è avviata nel primo giorno di contrattazione del 2023.

Gli investitori hanno soppesato una serie di dati economici e soprattutto valutato i verbali della riunione di politica monetaria del FOMC di dicembre 2022, il FOMC conferma che la Federal Reserve Bank non applicherà tagli ai tassi di interesse per tutto il 2023.

Intanto gli indici di Wall Street recuperano al rialzo le discese di ieri, l'S&P 500 chiude in guadagno a +0,75%, il Dow Jones chiude in guadagno a +0,45% mentre il Nasdaq è avanzato solo dello 0,35%.

Rialzo a Piazza Affari con il FTSE MIB che chiude a + 1,73% ad un soffio dai 25000 punti di resistenza.

Bene i titoli bancari ed in recupero anche i BTP, Intesa chiude a +3%, UniCredit chiude in rialzo a +3.80% unico neo del paniere della Borsa di Milano è ENI che chiude a -1.50%.

Wall Street negativa la prima seduta 2023, i conti del 2022.

Wall Street è in ribasso nel primo giorno di negoziazione del 2023, pesante sell-off per Apple e Tesla che affondano sotto i minimi del 2022 e segnano il primo minimo del 2023.

Le pressioni di vendita nonostante il nuovo anno appena inaugurato si fanno sentire e sono ancora prorompenti.

Il primo giorno di negoziazione costa caro a Wall Street con cali importanti, l'S&P 500 chiude al ribasso dello -0,64%, il Nasdaq chiude in discesa dello -0,90%, solo il Dow Jones si salva con una chiusura leggermente negativa a -0.05%.

Apple crolla con una chiusura a -3,7%, segna un nuovo minimo inferiore al 2022 e vicinissimo al livello dei minimi del 2021.

Apple purtroppo perde capitalizzazione, l'azienda della mela scende sotto i 2 trilioni di dollari di capitale.

Scende anche Tesla -12,2% che passa alla storia come il peggior calo giornaliero.

A pesare su Tesla molto probabilmente il calo della produzione e della consegna di veicoli, causa del mancato raggiungimento dei target che gli analisti di Wall Street si attendevano.

Tesla è quindi la società che chiude con un record negativo perdendo il 65%, ovvero circa 700 miliardi di dollari di valore di mercato.

A dicembre, le crescenti preoccupazioni per i ritardi di produzione in Cina e la gestione di Twitter da parte del CEO Elon Musk hanno fatto scendere le azioni del 36%, il più grande calo mensile da quando Tesla è diventata pubblica nel 2010.

Il bilancio di Wall Street per il 2022? Negativo anche in termini di record, peggiore del ribasso del 2008 con gli indici che perdono rispettivamente:

Nasdaq -33%

S&P 500 -19%

Dow Jones -8,6%

Wall Street tenta un recupero, in testa il Dow Jones a +1.80%

A Wall Street tutti i principali indici sono in netto rialzo, Dow Jones in vetta al podio grazie ai dati di Nike.

Grazie ai risultati di utile e fatturato fortemente positivi Nike vola letteralmente, quotazioni a +13% a 116.80 dollari per azione.

Gli utili di Nike salgono a +37% ed il fatturato a +5.80% il titolo strappa a rialzo con un gap positivo e si avvicina al prezzo di "swing & resistenza" di 118/120 dollari per azione.

Intanto tutta la borsa di Wall Street è impegnata nel tentativo di recupero e con una buona performance da parte di tutti gli indici.

In vetta sul podio il Dow Jones in rialzo dell’1,68%​​​​​​​​​​​​​​​​​ a 33.400 punti indice circa, prezzi di ex supporto ed ora resistenza.

Un allungo dei prezzi sopra la oramai resistenza di 33400 porterebbe il Dow Jones al recupero degli swing rialzisti di area 34500 ma è sempre bene prestare la massima attenzione.

l'S&P 500 è in guadagno dell’1,66%​​​​​​​​​​​​ a 3.885 punti indice circa ed ad un soffio dal livello di resistenza di 3940 punti.

L'indice tecnologico Nasdaq sale dell’1,69%​​​​​​​​​​​​​​ a 11.260 punti indice lontano dalla resistenza di 11540 punti.

Wall Street senza rally di natale? Forse anche di capodanno!

A Wall Street scarseggia l’entusiasmo natalizio, nessun rally dunque in vista della pausa del Santo natale anzi...forse sarà ribasso anche a capodanno!

L'umore rimane sotto i piedi a Wall Street soprattutto se a scendere è il papà di tutti gli indici ovvero il Dow Jones che perde oltre 200 punti!

Il segnale di analisi tecnica che il Dow Jones sta costruendo non è per nulla confortevole:

"Three Black Crows"!

Il pattern di analisi candlestick"Three Black Crows", in italiano "tre corvi neri",indica una tendenza ribassista e può prevedere l'inversione del trend rialzista registrato tra la metà di ottobre e per tutto novembre!
Il Dow Jones per tornare a salire deve superare la barriera resistenziale di 34400 punti indice, ovvero una resistenza strapiena di volumi di vendita!

A questo punto per Wall Street non resta che avvitarsi al ribasso ed utilizzare la scusa della recessione per accendere una speranza, remota, nel cuore degli investitori!

Così gli indici di Wall Street il Dow Jones perde 278 punti a - 0,84%, l'S&P 500 chiude a -1,18%, il Nasdaq perde in chiusura il - 1,63% e pesa sull'indice della tecnologia le azioni di Meta (facebook) -4.30% e Amazon scese a - 3.50%.

La recessione? Confermata dalle azioni di politica monetaria della Federal Reserve che spingerà l'economia statunitense in una recessione per via dei futuri aumentati dei tassi che si spingeranno no al 5,1%.

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