Powell presidente Fed alza i tassi di interesse dello 0,75% per la terza volta consecutiva, abbiamo superato i tassi pre-mutui subprime del 2008!
Powell conferma la linea dura di politica monetaria contro l'inflazione, conferma la strategia considerandola efficace e giusta e di certo non intende fermarsi.
Powell ammette che "l'inflazione resta elevata" e gli adeguamenti dei tassi attuali sono asolutamente in linea, la banca centrale americana potrà ulteriormente adattarsi ad un aumento costante portanto i tassi verso il livello medio di 4,4% / 4,6% entro il 2023.
Powell Tassi 21 09 2022
L'inflazione amercana non preoccupa Powell che ha dati confortevoli rispetto alla crescita economica, le stime Fed riguardo il pil americano prevedono un moderato incremento del 0,2%, ma ha preoccupare gli analisti è certamente il tasso di disoccupazione salito in tre mesi al 3,8% che addizzionato all'inflazione ne conferma la "deflazione!!.
"Non c'è una strada indolore per lasciarci l'inflazione alle spalle" queste le parole più dure della conferenza del presidente Jerome Powell che prosegue:"I recenti indicatori puntano a una modesta crescita della spesa e della produzione. Il tasso di disoccupazione resta basso. L'inflazione invece è elevata riflettendo gli squilibri fra offerta e domanda legati alla pandemia, gli elevati prezzi di cibo e energia e più ampie pressioni inflazionistiche, la guerra in Ucraina sta creando ulteriori pressioni al rialzo sull'inflazione e sta pesando sull'attività economica globale. Siamo attenti ai rischi di inflazione".
Powell dalla sua ha la Federal Reserve compatta e la decisione di alzare i tassi di 75 punti base è stata infatti presa all'unanimità.
Intanto oggi Piazza Affari con il Ftse Mib chiude in ribasso dell'-1,1% a Milano non piace la nuova stretta della Fderal Reserve.
Brilla Unicredit
A rialzo il titolo Unicredit l'amministratore delegato Andrea Orcel in occasione dell'approvazione dei conti del terzo trimestre intravede buone prospetti, positivo tutto il settore bancario tra cui Fineco (+4,8%), Bper (+3,3%), Banco Bpm (+2%), e Intesa Sanpaolo (+0,8%).
In ribasso Wall Street
Batte la parità il Dow Jones a + 0,5%, pesante ribasso per il Nasdaq a -1,16% mentre è in lieve ribasso l'S&P a -0,45%.
Con il ribasso di ieri e la conferma del supporto di 11500 punti per il Nasdaq è l'ora della verità!
Rimbalza dal supporti di 11500 punti ed obiettivo rialzista sino a 12700 punti oppure è sell off pesantissimo!
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