Inflazione USA al 5%, Borsa Italiana su Wall Street crolla!

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Il dato dell'inflazione USA non riesce a spingere in alto Wall Street che affonda in chiusura. L'inflazione Usa finalmente scende, siamo al 5% il livello più basso da quasi due anni, la Federal Reserve Bank ha fatto la sua parte ma ancora non è finita. A preoccupare gli investitori sono le parole del Presidente Jerome Powell: "la crisi bancaria potrà innescare una recessione già a partire da quest'anno". Wall Street reagisce passivamente alle parole di Powell e cos' gli indici in chiusura invertono la rotta e si dirigono verso nuovi minimi. Così le chiusure di borsa in USA, S&P 500 chiude a - 0,39%, il Dow Jones chiude a -0.20%, il Nasdaq ha la peggio e chiude a -0.90%. Il Nasdaq è sicuramente l'indice di riferimento per la tendenza e la volatilità di Wall Street, il respingimento dei prezzi indice di areea 13000 punti non è di certo un buon segnale, adesso toccherà aspettare i supporti di area 12600 punti. La stretta monetaria ha sortito gli effetti desiderati sull'inflazione ma non di certo per gli indici azionari e . . . le banche. Per Borsa Italiana la giornata non è stata per nulla male, il Ftse Mib ha chiuso in leggero rialzo a +0,4% sfiorando il massimo relativo del 2023 di area 27900 punti indice. Purtroppo mancano i volumi e pertanto il Ftse Mib a 27900 punti indice di Piazza Affari si affaccia solamente per salutare, resta a quel livello solo per pochissime ore riportandosi successivamente al livello di 27500 punti in chiusura.
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Il dato dell’inflazione USA non riesce a spingere in alto Wall Street che affonda in chiusura.

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L’inflazione Usa finalmente scende, siamo al 5% il livello più basso da quasi due anni, la Federal Reserve Bank ha fatto la sua parte ma ancora non è finita.
A preoccupare gli investitori sono le parole del Presidente Jerome Powell: “la crisi bancaria potrà innescare una recessione già a partire da quest’anno”.
Wall Street reagisce passivamente alle parole di Powell e cosi gli indici in chiusura invertono la rotta e si dirigono verso nuovi minimi.
Così le chiusure di borsa in USA, S&P 500 chiude a – 0,39%, il Dow Jones chiude a -0.20%, il Nasdaq ha la peggio e chiude a -0.90%.
Il Nasdaq è sicuramente l’indice di riferimento per la tendenza e la volatilità di Wall Street, il respingimento dei prezzi indice di area 13000 punti non è di certo un buon segnale, adesso toccherà aspettare i supporti di area 12600 punti.
La stretta monetaria ha sortito gli effetti desiderati sull’inflazione ma non di certo per gli indici azionari e . . . le banche.
Inflazione reazione del Nasdaq
Per Borsa Italiana la giornata non è stata per nulla male, il Ftse Mib ha chiuso in leggero rialzo a +0,4% sfiorando il massimo relativo del 2023 di area 27900 punti indice.
Purtroppo mancano i volumi e pertanto il Ftse Mib a 27900 punti indice di Piazza Affari si affaccia solamente per salutare, resta a quel livello solo per pochissime ore riportandosi successivamente al livello di 27500 punti in chiusura.

Segui la video intervista con l’analisi di Borsa a Sante Pellegrino di Giulia Brambilla su FinanzaNowTV

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