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Posts published in “Mercati Live”

Mercati Live di WorkAtWallStreet.it è il momento culminante della giornata finanziaria!

Con una vasta gamma di contenuti, tra cui articoli, video e interviste, ci impegniamo a offrire una visione dettagliata delle attività di mercato.

Vogliamo aiutarti ad analizzare i movimenti del mercato, individuare le tendenze emergenti e rimanere aggiornato sulle notizie più rilevanti.

Mercati Live di WorkAtWallStreet.it con le analisi e le news da Piazza Affari e Wall Street  per approfondire la giornata di trading, consapevoli e al passo con le ultime novità finanziarie globali.

Sia che tu sia un trader esperto, un investitore o semplicemente interessato al mondo della finanza, Mercati Live è qui per te!

Esplora i nostri contenuti, impara e cresci nel mondo dei mercati finanziari insieme a noi.

Ciao Silvio, rialzo in Borsa per Mfe-Mediaset dei Berlusconi

Silvio Berlusconi muore a 86 anni, in rialzo in Borsa i titoli della galassia Berlusconi con in testa Mfe-Mediaset.

Silvio Berlusconi è stato un influente imprenditore e politico italiano, che ha ricoperto il ruolo di presidente del Consiglio per tre mandati, dal 1994 al 2011. Durante la sua carriera sia nel mondo degli affari che in politica, Berlusconi ha dimostrato un carisma straordinario, riuscendo a trasformare il suo pubblico in un solido elettorato attraverso gesti e performance teatrali senza precedenti. Purtroppo, il 12 giugno di quest'anno, Berlusconi ci ha lasciati a causa di una malattia.

Inflazione USA al 5%, Borsa Italiana su Wall Street crolla!

Il dato dell'inflazione USA non riesce a spingere in alto Wall Street che affonda in chiusura.

L'inflazione Usa finalmente scende, siamo al 5% il livello più basso da quasi due anni, la Federal Reserve Bank ha fatto la sua parte ma ancora non è finita.

A preoccupare gli investitori sono le parole del Presidente Jerome Powell: "la crisi bancaria potrà innescare una recessione già a partire da quest'anno".

Wall Street reagisce passivamente alle parole di Powell e cos' gli indici in chiusura invertono la rotta e si dirigono verso nuovi minimi.

Così le chiusure di borsa in USA, S&P 500 chiude a - 0,39%, il Dow Jones chiude a -0.20%, il Nasdaq ha la peggio e chiude a -0.90%.

Il Nasdaq è sicuramente l'indice di riferimento per la tendenza e la volatilità di Wall Street, il respingimento dei prezzi indice di areea 13000 punti non è di certo un buon segnale, adesso toccherà aspettare i supporti di area 12600 punti.

La stretta monetaria ha sortito gli effetti desiderati sull'inflazione ma non di certo per gli indici azionari e . . . le banche.

Per Borsa Italiana la giornata non è stata per nulla male, il Ftse Mib ha chiuso in leggero rialzo a +0,4% sfiorando il massimo relativo del 2023 di area 27900 punti indice.

Purtroppo mancano i volumi e pertanto il Ftse Mib a 27900 punti indice di Piazza Affari si affaccia solamente per salutare, resta a quel livello solo per pochissime ore riportandosi successivamente al livello di 27500 punti in chiusura.

Borsa Wall Street attesa per l’inflazione, Nasdaq giù -0.80%

La Borsa statunitense vacilla in attesa dei dati chiave sull'inflazione ma soprattutto all'indomani dell’avvio della stagione degli utili.

In USA la Borsa di Wall Street è quindi indecisa tra indici che salgono come per il Dow Jones che chiude in guadagno di circa lo 0,4% mentre il Nasdaq scende a -0,80% seguito dall'S&P500 che chiude a -0.15%.

Ad infierire su Wall Street i rendimenti USA saliti al 3,443% e con l'indice di volatilità VIX ancora a 19.15 dollari per punto.

I Trader concentrano il focus sui dati dell'inflazione ma anche e soprattutto sugli utili delle banche soprattutto in seguito alle vicende Silicon Valley Bank e Credit Suisse.

Gli economisti si attendono che l'indice dei prezzi al consumo di marzo salga dello 0,3% rispetto a dato di febbraio e se così fosse il tasso di inflazione anno su anno si riporterebbe in discesa verso il livello del 5,2%.

Se così fosse l'economia USA passerebbe alla fase deflazionistica, questo grazie al dato rilasciato dal Dipartimento del lavoro che ha confermato un aumento di 236.000 disoccupati "non far payrolls".

ma intanto Wall Street deve attendere il prossimo, ed ultimo, aumeto dei tassi fede di 0,25%.

Borsa, Wall Street indecisa giù il Nasdaq a 2000 $ l’oro.

Contrastata la Borsa di Wall Street, Nasdaq -1.70% mentre l'oro accelera al rialzo e si posiziona sopra i 2000 $.

C'è indecisione sul futuro dei mercati azionari, ed il bene rifugio per eccellenza ne sa qualcosa l'oro che così torna al di sopra della quotazione dei 2000 dollari per oncia.

Questa è la terza volta che l'oro si porta al di sopra del livello di 2000 dollari, la prima volta nel 2020, la seconda volta nel 2022 e ad ogni tocco è sceso di almeno 350/400 dollari, sarà così anche questa volta?

Chi lo sa! Ma intanto sono molti gli economisti a dubitare delle capacità rialziste degli indici azionari e pertanto l'oro potrebbe approfittare e rimanere al rialzo per un po.

Tra gli economisti più scettici vi è il famoso Roubini il quale intravede rischi legati ad una persistenza dell'inflazione e ad un ulteriore rialzo dei tassi si in USA che nella zona EU.

Scettico anche Il "capo "boss" di JPMorgan Jamie Dimon che avverte: "la crisi bancaria non è ancora finita".

Chi potrà salvare il mercato azionario? Questa volta neanche Trump!

Tornato a casa dal "giudizio di New York", Trump con il suo breve discorso di saluti, conferma la candidatura del 2024 ma non propone azioni politiche per migliorare il Paese, non parla di come affrontare l'inflazione, di come contrastare la Cina e fermare la guerra Russo Ucraina. Che sia stanco anche lui?

Scende anche la Borsa di Milano per il secondo giorno di fila.

A Piazza Affari il Ftse Mib torna sui supporti di area 26850 punti indici, supporto fondamentale per sostenere ulteriori rialzi.

Scende anche la Borsa di Francoforte con il Dax che chiude a -0,55% sul supporto di brevissimo di area 15500 punti indice.

Pil USA +2.9% oltre le attese Wall Street sale, tutto vero?

Il PIL USA è cresciuto del 2,9% annuo nell'ultimo trimestre del 2022 al di sopra di ogni aspettativa.

Grazie all'ottimo dato del PIL USA Wall Street ha letteralmente spiccato il volo con gli indici che hanno chiuso in rialzo.

L'indice S&P 500 chiude in positivo a 0,75%, il Dow Jones ha reagito positivamente ma con un timido + 0,3%.

Grazie al dato strabiliante del PIL USA, l'indice tecnologico di Wall Street Nasdaq è salito di circa l'1,2%, guidato dal forte rialzo di Tesla che chiude a +10%.

Il dato del PIL USA è davvero entusiasmante ma alcune note stonate si registrano un pò qua e là sui mercati.

A tradire la troppa fiducia del mercato azionari ci sono diverse indicazioni ma precise:

- Il rendimento Decennale del Tesoro USA è salito al 3,48% dal 3,461% di mercoledì.

- Il dollaro è stato poco scambiato ed ancora debole contro le altre valute e nonostante il rialzo azionario.

- Il Nasdaq se pur sopra i 12000 punti rimane al di sotto degli swing ribassisti di 13000 punti!

Tutto sembra ancora andare a gonfie vele in USA, sale il PIL USA, le richieste di disoccupazione sono scese sotto il livello più basso dall'aprile 2022, le vendite di nuove case sono aumentate.

C'è resilienza nell'economia USA e la stagflazione e recessione sembrano ancora lontane.

Tesla ha riportato risultati che hanno dimostrato che il produttore di veicoli elettrici ha registrato profitti migliori del previsto nell'ultimo trimestre del 2022 con un guadagnando $ 3,7 miliardi di utile netto su $ 24,3 miliardi di entrate.

I prezzi di supporto di 105 dollari per azione hanno creato un'importante figura di inversione rialzista, ovvero un "island" che ha creato e trattenuto volumi a 120 dollari per azione, segnale importante da monitorare in caso di ritorno di volatilità negatività.

Per ora Tesla si dirige verso l'ulteriore resistenza di rialzo individuata a 185/195 dollari per azione.

Wall Street e Carri Armati montagne “russe” per il Nasdaq!

A Wall Street il Nasdaq si conferma l'indice azionario più volatile della giornata.

In apertura di mercati il Nasdaq ha fatto tremare Wall Street, discesa in volatilità netta sino a -2.50% al livello di prezzo di minimo pari a 11570 punti salvo poi risalire in chiusura a -0.80% a 11700 punti circa.

A spaventare Wall Street ci ha pensato Microsoft con i già dai deludenti dati di fatturato in calo di 239 milioni circa con un -0.48% di periodo.
In apertura Microsoft ha perso il circa 10 dollari con un'apertura a - 3,4% ma fortunatamente il titolo è riuscito a recuperare terreno chiudendo a 242 dollari e recuperando quasi totalmente la perdita.

Sempre a Wall Street gli indici hanno così chiuso la giornata con S&P 500 che si ferma a 0,45% e sotto la resistenza dei 4025 punti, Dow Jones ha perso circa lo 0,20% e si ferma sotto la resistenza di 33700 punti mentre il Nasdaq chiude a -1%.

Borse settimana calda, dall’inflazione alla disoccupazione.

La settimana appena passata per le Borse di tutto il mondo si è conclusa in modo del tutto positivo ma la settimana che si avvia sarà “calda” molto “calda”!
Abbiamo assistito ad un rialzo corposo delle Borse , accompagnate da una forza che mancava da tempo.

La salita ha permesso alle Borse di raggiungere livelli di prezzo resistenza fondamentali per una inversione di tendenza di lungo periodo.

Le Borse sono salite ignorando la decisione della Federal Reserve che ha aumentato i tassi al rialzo di un ulteriore 0.75 punti facendo raggiungere i tassi di riferimento al livello di 3.75-4%.
La settimana di Trading per Intesa Sanpaolo è stata brillante, l’azione bancaria si è posiziona tra le prime in classifica nel paniere Ftse Mib.

Intesa Sanpaolo durante la settimana ha superato la prima resistenza di prezzo a 1.9060 e successivamente la resistenza di 1.9165 euro cent per azione portandosi in salita a poco prima dell’aumento dei tassi FED a 1.97 euro cent per azione.
All’indomani dell’aumento dei tassi FED Intesa Sanpaolo è ritornata a testare il livello di “ex resistenza” ma oramai supporto di 1.93 euro cent per azione per poi volare in chiusura di settimana sopra la nuova resistenza di 2.050 euro cent per azione.
Prossimi obiettivi di prezzo per Intesa Sanpaolo? Con la spinta della volatilità rialzista potremmo raggiungere dapprima i prezzi di 2.10 – 2.18 euro cent per azione e successivamente recuperare i gap per guerra!

Buon trading e buona settimana.

Azioni di Borsa nel limbo, atteso il dato del lavoro USA.

Le azioni europee e statunitensi in ribasso, investitori e trader attendono il dato del lavoro USA atteso domani 7 ottobre 2022.

Wall Street apre leggermente in calo con gli indici al ribasso tra cui S&P 500 - 0,45%, Nasdaq - 0,11%. Dow Jones - 0,55%.

Ribasso anche per le azioni di borsa europee con il Dax a -0.37%, Ftse Mib a -1% ed DJ Eurostoxx a -0.31%.

La crisi energetica accompagnata dall'inflazione ha inasprito la politica monetaria delle banche centrali, costrette al rialzo dei tassi, il rialzo dei tassi sembra una reazione emotiva ed influenza negativo le azioni.

Intanto a Milano le azioni di Piazza Affari sono negative con i bancari che chiudono così Banco Bpm negativo a - 3,71%, Bper negativo a -3,06%, Mediobanca negativo a -3,82%, Unicredit negativo a -1,31% e Intesa Sanpaolo negativo a -1,67%.

Wall Street & Piazza Affari in ribasso minimi prima dell’aumento tassi USA 2022?

Wall Street & Piazza Affari in rosso alla vigilia della Fed per la decisione Tassi settembre 2022.

Giornata negativa per Wall Street alle prese con l'allarme lanciato dalla casa automobilistica Ford che risente delle pressioni economiche negative in corso ed in arrivo a causa del crescere dell'inflazione.

Per Ford il settore auto oltre allo stop Covid teme una costo d'inflazione per circa $ 4 miliardi.

I costi per Ford e altri titoli USA dipenderà molto dall'ulteriore stretta di politica monetaria della Federal Reserve prevista già domani mercoledì 21 settembre 2022 che riporterà i tassi di interesse americani a livelli pre-crisi finanziaria del 2008.

Mercoledì la Federal Reserve effettuerà un aumento di 0.75 punti base dei Fed Funds terzo aumento consecutivo di tre quarti di punto che porterà gli oneri finanziari tra il 3% ed il 3,25% sino ad ora il più veloce aumento dei tassi dal 2008 ad oggi.
In realtà il dot plot della FED mostra proiezioni dei tassi di interesse che probabilmente raggiungerenno il 4% già entro dicembre 2022.

Il FTSE MIB a Piazza Affari chiude in rosso a -1,65%, deciso ribasso accompagnato dai "sell off" dell’obbligazionario con i rendimenti dei titoli di Stato italiano sopra il 4.20%.

Risparmio gestito in rosso a Milano!

Banca Generali subisce una pesante chiusura a -5,88% a seguito dell’accordo tombale siglato con l’Agenzia delle Entrate che incasserà circa 46 milioni di euro per chiudere la vertenza sul transfer pricing.

Giù anche i bancari tra cui Finecobank -4,01%, Unicredit -2,50% e Banca Intesa che chiude a -3.88%.

Wall Street Supporti & Resistenze

Nasdaq Supporti 11750 / 11450 - Resistenze 12350 / 12500

S&P500 Supporti 3870 / 3850 - Resistenze 3950 / 4000

Dow Jones Supporti 30800 / 30000 - Resistenze 31250 / 31500

Il Nasdaq rimane negativo sotto la barriera di resistenza dei 12250 punti indice ma è vero anche che il supporto di 11750 tendenzialmente servirà a trattenere la discesa forse...anche domani post FED.

Wall Street - Nasdaq
Mario Draghi premiato "Statista dell'Anno" a New York

Queste la parole dell'ex segretario di Stato americano Henry Kissinger, oggi 99enne :

«Ho sempre avuto fiducia in Mario Draghi e nella sua straordinaria capacità di analisi intellettuale». Così l’ex segretario di Stato americano Henry Kissinger, oggi 99enne, ha voluto complimentarsi con il premier italiano uscente «ha sempre dimostrato capacità, coraggio e visione, analizzando le questioni che gli si ponevano con il giusto approccio».

«Sono davvero commosso per tutto quello che è stato detto questa sera – ha detto Draghi dal palco – In particolare, le parole del dottor Kissinger. Mi commuove il fatto che abbia voluto essere qui. La sua presenza è un immenso regalo per me».

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Market timing, i pattern operativi di Thomas DeMark

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Sante Pellegrino spiegherà ed illustrerà le sue principali tecniche con esempi operativi applicati al mercato reale Azionario, Obbligazionario e dei principali Futures delle Materie Prime, delle Valute e Indici.

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Chiusura di Borsa settimanale positiva, Spread giù Tassi su!

Chiusura di Borsa settimanale positiva, Spread giù Tassi su!
Positiva la chiusura settimanale del secondo venerdì di settembre di Borsa Italiana.

Buona performance di Borsa Italiana ma preoccupa il rendimento decennale Italiano che prova a superare la resistenza del 4% mentre lo spread ripiega verso il livello di 230 punti,

Una settimana eccezionale per Borsa Italiana quindi che ha segnato un + 4.50% di chiusura positiva.

Bene i titoli bancari in particolare Banco BPM che chiude in volata a + 12.24% settimanale, vicinissima alla resistenza di 2.80 euro per azione, ottimismo per Banco BPM per via della buona riuscita del Green Bond emesso e sottoscritto per 500 milioni.

Ancora bancari con Unicredit a +10.80 % settimanale, in volata sopra la resistenza di 10.20 euro per azione prossima alla resistenza attesa di 11.50 euro per azione a seguire positive Fineco +10.50 % settimanale e Intesa Sanpaolo che segna un +9 % settimanale.

Per Borsa Italiana questa chiusura settimanale a rialzo è un'ottima opportunità.

Settimana prossima certamente si tenterà di riagganciare le resistenze di area 23000 punti indice, superato questo ostacolo un allungo in volatilità sino alla prossima resistenza di area 25000 punti indicepotrà avverarsi ma tutto entro novembre!

Rimane sempre osservato speciale il supporto di area 21000 punti è li che Borsa Italiana potrebbe perdere forza.

Piazza Affari test dei minimi di breve, rimbalzo o affondo?

Apertura negativa per Piazza Affari che apre al livello di supporto di 21300 punti indice.

Dopo un'apertura fortemente negativa, caratterizzata dal test dei prezzi minimi di breve periodo, Piazza Affari trova la forza per rimbalzare e lima le perdite.

Molti tioli hanno subito una pesante apertura ribassista in forte volatilità, il ribasso ha colpito soprattutto i titoli del settore bancario.

Titoli bancari in ribasso a Piazza Affari, male anche Stellantis e Iveco 

I titoli bancari perdevano in apertura anche oltre il 5% in alcuni casi, salvo poi recuperare nelle prime ore del pomeriggio.

Wall Street è chiusa per festeggiare il giorno dei lavoratori, così il Ftse Mib ha dovuto sbrigarsela da solo, tra i ribassi peggiori come anticipato proprio i bancari tra cui Banco BPM a -4%, Bper Banca a -4%, Fineco a -3%, Unicredit a -3% e Intesa a -2.50%.

Non solo bancari in ribasso ma anche Stellantis a -5% ed Iveco a -4%.

Ftse Mib siamo alla resa dei conti

L'indice Ftse Mib in apertura ha testato nuovamente il supporto dei 21300 punti indice, questo livello al momento trattiene quello che potrebbe essere l'ultimo affondo ribassista verso il target di minimo di area 19000 \ 18500 punti indice.

Il livello di prezzo di 21300 punti indice è un livello ridondante, fortunatamente per la maggior parte delle volte ha funzionato da supporto.

Le possibilità di rimbalzo seppur fiacche ci sono, un ritorno dei prezzi verso l'area di 23000 punti indice può verificarsi solo all'indomani di pattern di acquisto ed al superamento di area 22000 punti.

Purtroppo però a zavorrare l'indice ci sono tutti i titoli del mercato obbligazionario che non sembrano voler dar forza agli investitori.

Settimana di Borsa del 18 luglio 2022 ecco cosa aspettarsi?

Si prospetta ricca di avvenimenti la settimana di Borsa che si è appena avviata compresa tra i giorni 18 e 22 luglio 2022.
Mercoledì 20 luglio per Borsa Italiana sarà il giorno della verità, Draghi si o Draghi no!
Tutte le coalizioni di governo sono al lavoro per far fuori quelli che sembrano gli "scappati di casa" del M5s senza alterare il ruolo di Draghi che "deve" rimanere presidente del consiglio.
In Parlamento sia destra che sinistra creano e cercano accordi e compromessi affinchè ci sia un ritorno di Draghi o di un Draghi Bis in discontinuità ma . . . "meglio" senza i cinque stelle!
L'alternativa al M5s? Unanime la scelta di tutti i partiti: il ritorno al voto anticipato!
Borsa Italiana sarà sicuramente attenta e vigile durante il discorso alle camere che Draghi terrà mercoledì 20 luglio, la scelta è di vitale importanza per il Ftse Mib.
L'indice di Piazza Affari è alla ricerca di un appiglio stabile e forte per recuperare le resistenze di area 21400/21500 punti indice futures e tentare eventuali allunghi verso i 23000 punti indice.
Il raggiungimento dell'aerea dei 23000 punti dipenderà assolutamente dalla decisione di Draghi e già mai dalla decisione politica dei partiti, Draghi è "il commissario" scelto da Mattarella per certificare i lavori pro PNRR e non l'uomo politico! Piazza Affari lo sà bene!

Per il Ftse Mib sarà importante nei prossimi giorni galleggiare al di sopra dei supporti di area 21000 punti indice, la prova di forza già mostrata durante le dimissioni di Draghi è stata già di per sè un buon test, ma non basta.
Enel nella giornata di oggi 18 luglio ha distribuito il saldo del dividendo pari a 0.19 eurocent, atteso il pagamento per il 20 luglio e sopratutto attesi per il 28 luglio gli "earnings" sul fatturato la cui stima utili si aggira attorno ai 12.80 euro bilions circa.
Il grafico di Enel mostra segnali incoraggianti, ed il supporto di area 4.85/4.87 eur cent per azione dovrebbe garantire (almeno nel breve) una buona base di ripartenza per testare le deviazioni di resistenze poste in area 5.40 euro cent per azioni.
L'abbandono eventuale di area dei supporti di area prezzo 4.85 euro cent per azione protrebbero far capitolare il titolo Enel sino ad area 4.50 euro cent per azione.
Sempre per questa settimana, giovedì 21 luglio, è atteso l'incontro con la Banca Centrale Europea, la presidentessa Lagarde avrà a disposizione nuovi strumenti per salvare "l'Euro/Zona"?
Ci sono forti pressioni sulla presidentessa Lagarde che sembra assopita nei suopi pensieri mentre invece con la crisi di guerra alle porte dell'euroipa e con l'inflazione galoppante dovrebbe accellerare sulle scelte dei tassi e perchè nò con manovre mirate al sostegno delle economie periferiche!
Attesa nello stesso giorno del 21 luglio a Wall Street il dato sulla dissocupazione.

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