Preoccupazioni economiche globali e impennata dello yen affossano il Nikkei
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ToggleIl Nikkei Crolla al Livello Più Basso dal 1987
Il Nikkei giapponese ha subito il peggior crollo giornaliero dal 1987, scendendo del 12,4%. Le preoccupazioni per l’economia statunitense e l’aumento dello yen hanno causato un’ondata di vendite, spaventando gli investitori e riportando alla memoria il Lunedì Nero.
Dati Economici Negativi dagli Stati Uniti Innescano il Panico
Gli ultimi dati economici dagli Stati Uniti indicano un rallentamento, con il PIL in calo e la disoccupazione in aumento. Questi segnali hanno alimentato il panico tra gli investitori, che hanno reagito vendendo le azioni, spingendo il Nikkei verso un ribasso storico.
Lo Yen in Crescita Penalizza gli Esportatori Giapponesi
Lo yen si è rafforzato rapidamente, raggiungendo quota 142 per dollaro, rispetto ai 161 di inizio luglio. Questo apprezzamento ha reso meno competitive le esportazioni giapponesi, riducendo i profitti delle aziende e contribuendo al crollo del mercato azionario.
La Banca del Giappone ha recentemente aumentato i tassi di interesse, una mossa che ha ulteriormente rafforzato lo yen. Questo ha costretto gli investitori a liquidare le loro posizioni finanziate in yen, aggravando la pressione sulle azioni giapponesi.
Non solo il Giappone è stato colpito. Anche altri mercati asiatici, come la Corea del Sud e Taiwan, hanno registrato significativi cali, con gli indici di riferimento in calo di oltre l’8%. I future dell’S&P 500 sono scesi di oltre il 2%, suggerendo un’apertura negativa per i mercati statunitensi.
La Strategia del Carry Trade Crolla Sotto Pressione
Per anni, gli investitori hanno utilizzato lo yen a basso costo per finanziare investimenti in asset più rischiosi. Con l’aumento dei tassi da parte della BOJ, questa strategia è diventata insostenibile, portando a una chiusura forzata delle posizioni e ad ulteriori vendite di yen.
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Lezioni dal Passato: Mantenere la Calma nei Momenti di Crisi
Nonostante il panico, gli esperti consigliano di mantenere la calma. Le vendite precipitose spesso esagerano la portata dei problemi. Storicamente, coloro che hanno mantenuto le proprie posizioni durante i periodi di alta volatilità hanno finito per ottenere rendimenti positivi nel lungo termine.
In conclusione, il recente crollo del Nikkei è un chiaro segnale di come le dinamiche globali possono influenzare i mercati locali. È essenziale per gli investitori mantenere una visione a lungo termine e non lasciarsi prendere dal panico. Questo periodo di turbolenza potrebbe rappresentare un’opportunità per rivedere le strategie di investimento e prepararsi per future riprese del mercato.