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Tassi in salita, BCE per Lagarde è l’inflazione a decidere!

Lagarde BCE ha dichiarato che gli aumenti dei tassi di interesse non hanno ancora avuto un impatto completo, a luglio tassi al rialzo!
Durante l'ECB Forum on Central Banking 2023 a Sintra (Portogallo), Christine Lagarde ha dichiarato che gli aumenti dei tassi di interesse attuati dalla BCE non hanno ancora pienamente raggiunto l'obiettivo di ridurre l'inflazione.
Tuttavia, Lagarde ha affermato che la BCE continuerà ad aumentare i tassi anche a luglio, a meno che non si verifichino cambiamenti significativi nell'inflazione.
Lagarde ha evidenziato due fonti di incertezza nella politica dei tassi di interesse:

- il livello massimo dei tassi dipenderà dalle circostanze contingenti
- l'intensità della politica monetaria è incerta
- l'inflazione nell'area euro è considerata troppo elevata e persistente
- l'occupazione ha mostrato una tenuta migliore rispetto alla crescita del PIL

tutti dati che alimentano dubbi sulla corretta gestione della crisi inflazionistica nella zona EU.

Gli indici europei hanno chiuso in territorio positivo, con il FTSE MIB in rialzo dello 0,6%, il DAX dello 0,26%, il FTSE 100 dello 0,14% e il CAC 40 dello 0,4%.
I rendimenti dei titoli di Stato sono rimasti stabili, con lo spread fermo a 163 punti.
L'euro è invece in rialzo rispetto al dollaro, quotandosi a 1,096.
Tra i migliori titoli in rialzo Prysmian a +3%, segue Poste Italiane a +2.44% e BPER Banca a +2%, male Diasorin che chiude a -4% ed ENI a -1.80%.

L'indice di Piazza Affari, FTSE MIB, ha registrato una risposta positiva alle decisioni di aumento dei tassi da parte della BCE, nonostante ciò possa sembrare controintuitivo poiché i tassi centrali tendono a limitare i profitti delle azioni.

L'apertura della Borsa Italiana è stata caratterizzata da un forte rialzo, con l'indice che ha raggiunto il livello di 27400 punti, ma subito respinti sino al supporto di area 27190 punti indice.

Il livello di 27400 punti Ftse Mib rappresenta una soglia che trattiene i prezzi già da febbraio 2023.

Tuttavia, questo livello si conferma come una resistenza significativa e per generare un'ulteriore fiducia nel mercato, sarà necessario superare anche la soglia di 28000 punti.

Il superamento di entrambe queste resistenze potrebbe avere un impatto positivo sull'andamento del mercato azionario italiano.

Guai però a quotare sotto il livello di supporto di area 26500 punti Ftse Mib, perché se accompagnati da break out di volatilità il supporto in questione darà slancio ad un ribasso corposo che individua la discesa di area 24000 punti Ftse Mib.

Inflazione USA al 5%, Borsa Italiana su Wall Street crolla!

Il dato dell'inflazione USA non riesce a spingere in alto Wall Street che affonda in chiusura.

L'inflazione Usa finalmente scende, siamo al 5% il livello più basso da quasi due anni, la Federal Reserve Bank ha fatto la sua parte ma ancora non è finita.

A preoccupare gli investitori sono le parole del Presidente Jerome Powell: "la crisi bancaria potrà innescare una recessione già a partire da quest'anno".

Wall Street reagisce passivamente alle parole di Powell e cos' gli indici in chiusura invertono la rotta e si dirigono verso nuovi minimi.

Così le chiusure di borsa in USA, S&P 500 chiude a - 0,39%, il Dow Jones chiude a -0.20%, il Nasdaq ha la peggio e chiude a -0.90%.

Il Nasdaq è sicuramente l'indice di riferimento per la tendenza e la volatilità di Wall Street, il respingimento dei prezzi indice di areea 13000 punti non è di certo un buon segnale, adesso toccherà aspettare i supporti di area 12600 punti.

La stretta monetaria ha sortito gli effetti desiderati sull'inflazione ma non di certo per gli indici azionari e . . . le banche.

Per Borsa Italiana la giornata non è stata per nulla male, il Ftse Mib ha chiuso in leggero rialzo a +0,4% sfiorando il massimo relativo del 2023 di area 27900 punti indice.

Purtroppo mancano i volumi e pertanto il Ftse Mib a 27900 punti indice di Piazza Affari si affaccia solamente per salutare, resta a quel livello solo per pochissime ore riportandosi successivamente al livello di 27500 punti in chiusura.

Borsa Wall Street attesa per l’inflazione, Nasdaq giù -0.80%

La Borsa statunitense vacilla in attesa dei dati chiave sull'inflazione ma soprattutto all'indomani dell’avvio della stagione degli utili.

In USA la Borsa di Wall Street è quindi indecisa tra indici che salgono come per il Dow Jones che chiude in guadagno di circa lo 0,4% mentre il Nasdaq scende a -0,80% seguito dall'S&P500 che chiude a -0.15%.

Ad infierire su Wall Street i rendimenti USA saliti al 3,443% e con l'indice di volatilità VIX ancora a 19.15 dollari per punto.

I Trader concentrano il focus sui dati dell'inflazione ma anche e soprattutto sugli utili delle banche soprattutto in seguito alle vicende Silicon Valley Bank e Credit Suisse.

Gli economisti si attendono che l'indice dei prezzi al consumo di marzo salga dello 0,3% rispetto a dato di febbraio e se così fosse il tasso di inflazione anno su anno si riporterebbe in discesa verso il livello del 5,2%.

Se così fosse l'economia USA passerebbe alla fase deflazionistica, questo grazie al dato rilasciato dal Dipartimento del lavoro che ha confermato un aumento di 236.000 disoccupati "non far payrolls".

ma intanto Wall Street deve attendere il prossimo, ed ultimo, aumeto dei tassi fede di 0,25%.

Inflazione USA scende a 7,1%, attesa FED per rialzo tassi.

Negli Stati Uniti l'inflazione inizia a "preoccupare" un po meno 7,1% l'ultima rilevazione in ribasso dello 0.6% rispetto alla rilevazione precedente.

Adesso che l'inflazione inizia a virare verso il ribasso per la FED si avvia il periodo più difficile, ovvero recuperare il mercato del credito stabilizzando i tassi.

La stabilizzazione dei tassi, si rende necessaria per alleggerire l’approvvigionamento di denaro ed offrire aiuto alla finanza di borsa ma anche a quella diretta verso gli investimenti reali "in generele".

Per Powel e la Federal Reserve Bank inizia un nuovo percorso, abbassare gradualmente l'utilizzo dei tassi sino a non farne più uso.

Attualmente il mese e l'anno per lo stop all'aumento dei tassi centrali è ipoteticamente fissato a febbraio 2023, la strada è ancora lunga ed i pericoli sono sempre dietro l'angolo.

L’inflazione core, ovvero l'inflazione calcolata al netto del costo degli alimentari e dell'energia, è tornata di fatto ai livelli di agosto 2022 ovvero al 6% ed in discesa anche rispetto ad ottobre 2022 mese in cui era salita al 6,3%.

Alla notizia dell'inflazione in calo reagiscono positivamente tutti i mercati azionari, a Piazza Affari il Ftse Mib chiude a +0,57% a 24.560 punti, il Dax a 14460 a +0.78% .

A Wall Street il Dow Jones chiude a +0.30% a 34080 punti, l'S&P500 a +0.80% a 4020 punti indice ed il Nasdaq chiude a +1.10% a 11820 punti.

L'inflazione crea volatilità soprattutto sul mercato dei cambi ed il dollaro è in calo contro le principali valute.

Recupera terreno l'euro che sale sino a 1.065 euro contro dollari, recupera il pound inglese che sale a 1.2360 di gbp contro dollari ma la buona notizia arriva dal mercato dei rendimenti usa con il tasso di riferimento in discesa che si attesta a 3.52%.

Nasdaq +8% in due giorni, inflazione brutto sogno? chissà!

Nasdaq ancora al rialzo nel giorno successivo al più importante rialzo post volatilità 2020.

In chiusura di settimana il Nasdaq chiude e segna +9.80%, un record di breve peridio!

Proprio il Nasdaq che è stato "spazzolato" per ben benino durante tutto il 2022 perdendo più del 35% in nove mesi, in una settimana è riuscito a recuperare quasi il 10% ma la strada in salita è lunga.

L'inflazione recupera 0.5 punti e segna un bel 7.7% ad ottobre rispetto all'8.2% di settembre.

I dati sull'inflazione hanno così scatenato un rally abbastanza intenso per Wall Street.

Ieri proprio il Nasdaq ha segnato un rimbalzo del +7% recuperando livelli importanti tra cui 11200 punti prima resistenza e 11450 punti di successiva resistenza.

Il rialzo dei mercati azionari è favorito dalla discesa dei rendimenti decennali USA che sono passati dal +4.20% al +3.80%!

Borse settimana calda, dall’inflazione alla disoccupazione.

La settimana appena passata per le Borse di tutto il mondo si è conclusa in modo del tutto positivo ma la settimana che si avvia sarà “calda” molto “calda”!
Abbiamo assistito ad un rialzo corposo delle Borse , accompagnate da una forza che mancava da tempo.

La salita ha permesso alle Borse di raggiungere livelli di prezzo resistenza fondamentali per una inversione di tendenza di lungo periodo.

Le Borse sono salite ignorando la decisione della Federal Reserve che ha aumentato i tassi al rialzo di un ulteriore 0.75 punti facendo raggiungere i tassi di riferimento al livello di 3.75-4%.
La settimana di Trading per Intesa Sanpaolo è stata brillante, l’azione bancaria si è posiziona tra le prime in classifica nel paniere Ftse Mib.

Intesa Sanpaolo durante la settimana ha superato la prima resistenza di prezzo a 1.9060 e successivamente la resistenza di 1.9165 euro cent per azione portandosi in salita a poco prima dell’aumento dei tassi FED a 1.97 euro cent per azione.
All’indomani dell’aumento dei tassi FED Intesa Sanpaolo è ritornata a testare il livello di “ex resistenza” ma oramai supporto di 1.93 euro cent per azione per poi volare in chiusura di settimana sopra la nuova resistenza di 2.050 euro cent per azione.
Prossimi obiettivi di prezzo per Intesa Sanpaolo? Con la spinta della volatilità rialzista potremmo raggiungere dapprima i prezzi di 2.10 – 2.18 euro cent per azione e successivamente recuperare i gap per guerra!

Buon trading e buona settimana.

Inflazione Usa finta discesa! Nasdaq sale da -3 a +3!

Wall Street rimbalza anche se i dati sull'inflazione sono superiori alle attese 8.2% a settembre contro 8.1% previsti ed 8.3% il dato precedente.

Dopo il dato dell'inflazione di settembre 2022 solo Wall Street ha iniziato a scendere ed anche pesantemente sfiorando il -3% con il Nasdaq, il -2.80% di S&P500 mentre Dow Jones, Dj EuroStoxx FtseMib e DAX resistevanoalla volatilità!

I mercati finanziari anticipano il cambio di passo per l'economia globale? Inversione di tendenza dei mercati azionari o solo un reset di tendenza?

L'euro, lo Yen ed il Pound recuperano terreno sul dollaro in linea con l'azionario e per chi ha vissuto il primo decennio del 2000 ricorderà sicuramente che questa relazione non è proprio positiva!

La Fed, come annunciato e confermato in più occasioni, continuerà a mantenere il rialzo dei tassi Fed Funds che son passati da 0.15% di marzo 2022 al 2.50% a settembre 2022.

Nonostante l'incertezza i mercati finanziari hanno dato vita ad un rimbalzo spettacolare sia per le azioni che soprattutto per le obbligazioni.

I rendimenti non rallentano e si aspettano quindi eventuali segnali di svolta dalle Banche centrali, consapevoli di come i tassi alti incrementino le incertezze!

Durante la nuova asta del Tesoro sono stati registrati nuovi picchi di rendimento sui BTP a tre anni.

Il ministero del Tesoro ha collocato 8,75 miliardi di euro con cedole che vanno dai 3,50% ai 4,82% mentre il rendimento del decennale italiano scende nell'area di supporto dei 4,60%.

Intanto lo spread Btp/Bund scende a quota 237 punti base e ne beneficia Piazza Affari +2,63% per il FtseMib.

Inflazione in salita? “tassi al rialzo” parola di FED Bank!

L'inflazione ai massimi di periodo preoccupa? Nessun problema Tassi ancora in rialzo!

La Federal Reserve continuerà ad utilizzare i tassi per soffocare l'inflazione.

Ancora una manovra di rialzo dei tassi come unica arma da utilizzare per la Federal Reserve Bank che pare non abbia altre soluzioni per rallentare il persistere dell'inflazione.

Powell durante il simposio di Jackson Hole aveva accennato ad un rallentamento della circolarità del contante, ma forse non è questo il momento giusto per utilizzare una manovra di politica economica più "ruvida".

L'inflazione continua a mietere vittime e Wall Street ne sa qualcosa!

A preoccupare i mercati finanziari ci si mette anche la crisi finanziaria "made in UK"!

Nell Regno Unito tanti i fondi pensione che soffrono per le richieste di garanzie innescate dai rapidi movimenti dei titoli di Stato.

La ricerca di liquidità è frettolosa e i mercati finanziari sentono odore di "crisi"!

La Banca d'Inghilterra venerdì 14 ottobre terminerà  gli acquisti "in emergenze" di obbligazioni e certamente qualcuno rimarrà scoperto!

Nel frattempo a Wall Street  il Dow Jones ha chiuso in calo dello 0,1%, l'S&P500 è sceso dello 0,3% ed il Nasdaq dello 0,1%.

Powell: Non c’è una strategia indolore contro l’inflazione!

Powell presidente Fed alza i tassi di interesse dello 0,75% per la terza volta consecutiva, abbiamo superato i tassi pre-mutui subprime del 2008!

Powell conferma la linea dura di politica monetaria contro l'inflazione, conferma la strategia considerandola efficace e giusta e di certo non intende fermarsi.

Powell ammette che "l'inflazione resta elevata" e gli adeguamenti dei tassi attuali sono asolutamente in linea, la banca centrale americana potrà ulteriormente adattarsi ad un aumento costante portanto i tassi verso il livello medio di 4,4% / 4,6% entro il 2023.

Powell Tassi 21 09 2022

L'inflazione amercana non preoccupa Powell che ha dati confortevoli rispetto alla crescita economica, le stime Fed riguardo il pil americano prevedono un moderato incremento del 0,2%, ma ha preoccupare gli analisti è certamente il tasso di disoccupazione salito in tre mesi al 3,8% che addizzionato all'inflazione ne conferma la "deflazione!!.

"Non c'è una strada indolore per lasciarci l'inflazione alle spalle" queste le parole più dure della conferenza del presidente Jerome Powell che prosegue:"I recenti indicatori puntano a una modesta crescita della spesa e della produzione. Il tasso di disoccupazione resta basso. L'inflazione invece è elevata riflettendo gli squilibri fra offerta e domanda legati alla pandemia, gli elevati prezzi di cibo e energia e più ampie pressioni inflazionistiche, la guerra in Ucraina sta creando ulteriori pressioni al rialzo sull'inflazione e sta pesando sull'attività economica globale. Siamo attenti ai rischi di inflazione".

Powell dalla sua ha la Federal Reserve compatta e la decisione di alzare i tassi di 75 punti base è stata infatti presa all'unanimità.

Intanto oggi Piazza Affari con il Ftse Mib chiude in ribasso dell'-1,1% a Milano non piace la nuova stretta della Fderal Reserve.
Brilla Unicredit

A rialzo il titolo Unicredit l'amministratore delegato Andrea Orcel in occasione dell'approvazione dei conti del terzo trimestre intravede buone prospetti, positivo tutto il settore bancario tra cui Fineco (+4,8%), Bper (+3,3%), Banco Bpm (+2%), e Intesa Sanpaolo (+0,8%).

In ribasso Wall Street

Batte la parità il Dow Jones a + 0,5%, pesante ribasso per il Nasdaq a -1,16% mentre è in lieve ribasso l'S&P a -0,45%.

Con il ribasso di ieri e la conferma del supporto di 11500 punti per il Nasdaq è l'ora della verità!

Rimbalza dal supporti di 11500 punti ed obiettivo rialzista sino a 12700 punti oppure è sell off pesantissimo!

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Market timing, i pattern operativi di Thomas DeMark

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Inflazione? +8.5% ad agosto è panico a Wall Street sell off!

L'inflazione Usa cresce anche ad agosto è a +8.5%, KOper gli analisti che si aspettavano un rallentamento verso l'8%!

L'inflazione USA sale all'8.5% mese su mese ad agosto (6,3% annuale), la maggior parte dei gestori ed analisti attendevano una leggera discesa e\o stabilizzazione purtroppo però non si è raggiunto il target.

Il prossimo appuntamento è per il 21 settembre con la Federal Reserve che aumenterà i tassi così come preannunciato.

Sino a fine 2022 per la Federal Reserve e le altre banche centrali mondiali focus è e sarà solo combattere l'inflazione! Peccato però che le inflazione è diversa di continente in continente!

Powell al Simposio di Jackson Hole aveva già annunciato manovre di contenimento rispetto alla cirsolarità del contante, certa quindi la stretta dei tassi.

Reagiscono negativamente le borse di tutto il mondo, Wall Street purtroppo sul podio.

Pesanti i ribassi con il Nasdaq che perde il 5.10%, affonda anche l'S&P500 a -4.50% a seguire il Dow Jones con una negatività del -4%.

La reazione dei rendimenti è stata tempestiva in USA il rendimento a 10 anni supera lka barriera del 3.40%, in Italia il rendimento torna a sfiorare il 4%, ad averela peggio il rendimento tedesco a 1.75%.

Tra i titoli peggiori al Nasdaq Meta (facebook) che chiude a -8.5%, Nvidia -8%, Western Digital -8%, AMD -8%, Netflix -7%, Boeing -6% ed Apple a -5%.

Ko tecnico anche per Piazza Affari con il Ftse Mib che chiude al ribasso a -1,4% ritornando sotto quota di supporto dei 22500 punti indice e per l'esattezza a 22300 punti indice.

Nonostante il ritorno verso il +4 % del rendimento decennale italiano la chiusura per lo spread Btp/Bund è in calo e torna al supporto di 226 punti per euro.

Purtroppo torna a salire il prezzo del gas, in rialzo al Ttf di Amstredam e torna sopra la soglia dei 200 euro a megawattora.

Segui la videointervista a Sante Pellegrino di Giulia Brambilla su FinanzaNowTV

SEGUI IL LINK https://youtu.be/bG9aAb5vbPs

Nasdaq +3% dopo il dato accomodante dell’inflazione a +8.5%

Nasdaq +3% dopo il dato accomodante dell'inflazione a +8.5%

Vola il Nasdaq a +3% circa grazie al dato accomodante dell'inflazione USA.

Pausa estiva per l'inflazione che a luglio segna un calo a +8,5% su base annuale, in discesa rispetto lontana alla rilevazione di giugno che era a quota +9,1%.

Positività a tutto gas per Wall Street con Dow Jones a +1.50%, S&P500 a +1.90% mentre il Nasdaq sale del 3% circa con ottime performance di Netflix a +6% e Meta (facebook) a +5%.

Positive le piazza finanziarie d'Europa che chiudono la seduta in rialzo Dax a +1,30% DJ EuroStoxx a +1% mentre Piazza Affari a Milano chiude a +1% circa alla pari delle resistenze di area 22.702 punti indice.

Bisogna quindi attendere che si realizzi la promessa fatta da Powell.

Infatti è proprio grazie al dato sull'inflazione in discesa che la Fed potrebbe rallentare il rialzo dei tassi a partire già da questo settembre a tutto beneficio proprio del Nasdaq che reagisce meglio di ogni altro indice.

Il Nasdaq  ha ottime possibilità di riscatto, il supporto ex resistenza di 13300 punti indice ha trattenuto il mercato sino ad oggi e la risposta positiva sul supporto lascia ben sperare.

Obiettivi di rialzo per il Nasdaq  sono 14480 punti prima e 16320 punti dopo.

Obiettivi di ribasso solo sotto la violazione dello swing 12800 punti indice per l'obiettivo di supporto di area 12000 punti.

FORMAZIONE DI TRADING
Tecniche di trading intraday: le metodologie di breakout

Relatore: Sante Pellegrino Moderatore: Pietro Froio

In questa sessione insieme a Sante Pellegrino studieremo le tecniche di breakout 

per operare intraday. 1-2-3 High Low, Ledge e Hook, estremamente utili per operare in congestioni o in tendenza.

SEGUI IL VIDEO https://www.youtube.com/watch?v=sD4vl-x-ZB0

Inflazione & Propaganda elettorale, ferragosto italiano!

Inflazione & Propaganda elettorale, questo il mood che accompagnerà il ferragosto 2022 di Piazza Affari.

A Piazza Affari "l'economia della cicala è cosa nota", in soldoni più si spende e più sale la borsa.

Il dato in arrivo questa settimana prevede però un'inflazione in discesa e quindi cosa accadrà a Piazza Affari?

In questa fase storica però l'inflazione, almeno quella europea, è figlia del conflitto russo-ucraino che ha fatto balzare alle stelle i prezzi delle materie prime, di conseguenza la registrazione del dato è quantomeno falsata per via del peso di un solo indicatore, per l'appunto il consumo energetico.

Gli umori non sono dei migliori, la "propaganda politica" assieme all'inflazione si fanno già sentire in Borsa e così Milano chiude in ribasso del -1%.

Per il Ftse Mib sarà fondamentale superare la barriera di resistenza prezzo di 22805 per reagire positivamente e trainarsi al rialzo sino a 23600 punti.

Caso contrario un ritorno sul supporto a 21750 / 21500 punti indice sarà un test di forza importantissimo, le debolezze non saranno giustificate e si potrebbe crollare sino a nuovi minimi di area 2000/18500 punti.

Segui la videointervista a Sante Pellegrino di Giulia Brambilla su FinanzaNowTV

SEGUI IL LINK https://youtu.be/fXVSUOGjzsoSEGUI IL LINK

La Formazione Gratuita di Sante Pellegrino e WeBank
Tecniche di trading intraday: le metodologie di breakout

Relatore: Sante Pellegrino

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Inflazione? +9.1 in Usa. Piazza Affari recupera dai minimi.

Inflazione ancora in salita in Usa, la rilevazione di giugno segna +9.1% e le borse scendono in picchiata all'uscita del dato per poi recuperare in chiusura.

Negli Stati Uniti l'aumento dell'indice dei prezzi a giugno è in crescita, il dato segna un nuovo massimo relativo a 9.1% per l'inflazione!

Il dato spiazza tutti compresi i molti analisti ed investitori istituzionali che attendevano dati più "docili".
A Wall Street non rimane che attendere la prossima decisione della banca centrale Fed che quasi certamente non mancherà di essere più incisiva.
Tassi oltre il +0.75 basis point? Powell non dormirà . . .

Sin dai primi suoni della campanella di Borsa gli umori erano tesi con i titoli Bancari e dell'Energia in calo.
Piazza Affari ha tentato sino a metà seduta di portare a positivo le azioni ma non c'è stato verso, Ftse Mib chiude a -0,80% e va peggio in Europa con il DAX tedesco -1,05%.

Altalena per Wall Street con il Dow Jones a -0.30%, l'S&P a -0.14% ed il Nasdaq che stupisce, dopo esser scivolato a -3% recupera e quota ed in elettronico segna positivo con +0.20%.
Ancora positivi i BTP che recuperano terreno nonostante la falsa partenza in territorio negativo, il rendimento italiano si mantiene stabile al 3.30% di rateo.

Guarda la video intervista a Sante Pellegrino di Riccardo Designori e Pietro Origlia su InvestTv

GUARDA IL VIDEO https://youtu.be/KJF-zqvVq3M

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L’analisi tecnica che funziona
Analisi di casi reali di pattern classici applicati al mercato pre & post covid.
Relatore Sante PELLEGRINO Moderatore Pietro FROIO

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Panic Selling? Sell Off? Combo distruttiva Inflazione\BCE?

Panic Selling o Sell Off che dir si voglia, al venerdì del 10 giugno 2022 le vendite non hanno avuto sosta!

Tutti i mercati sono stati fortemente colpiti dalle vendite di azioni, obbligazioni, oro, valute persino il petrolio non è riuscito a resistere al sell.

Ai mercati non piace la "pseudo stretta" della Bce, ma è solo la BCE il vero problema?

In realtà sono diverse le variabili che hanno scatenato il panic selling e diverse le variabili offrono speranza agli investitori in generale.

Quali sono le variabili? eccole inflazione, crescita artificiale dei tassi, resistenza all'accesso al credito da parte delle aziende, aumento costo delle materie prime e dei servizi di logistica, post covid, lavoro che non trova dipendenza, la guerra, la Cina e la Russia!

Il quadro tecnico grafico dei principali indici azionari è compromesso, ma siamo forse ad un punto di svolta.

Nonostante il panic selling, gli indicatori di momentum sono lontani dal ritorno all'ipervenduto,  siamo poco sopra i minimi di marzo 2022 e finchè ci rimarremo le speranze rimangono vive.

Tempo di "stock picking"? Certo, ma quello con il Growth poichè l'orso non è del tutto stananto ma le opportunità si presentano almeno nel brevissimo.

ECCO I LIVELLI TECNICI DI SUPPORTO E RESISTENZA DELLE PRINCIPALI BORSE MONDIALI

Nasdaq supporto 11500 \ 11100 punti indice – resistenza 12150 \ 13000 punti indice 

Dow Jones supporto 31000 \ 30600 punti indice – resistenza 32000 punti indice 

S&P500 supporto 3850 \ 3800 punti indice – resistenza 4000 punti indice 

FTSE MIB supporto 22500 \ 21500 punti indice – resistenza 23500 punti indice

DAX supporto 13500 punti indice – resistenza 14000 punti indice 

DJ Euro Stoxx supporto 3550 punti indice – resistenza 3750 punti indice 

Formazione al Trading Finanziario dei mercati azionari regolamentati.

La formazione Gratuita al trading finanziario dei mercati di capitali è offerta da WeBank, Relatore Sante PELLEGRINO

Non perdere questo importante e speciale incontro formativo, parleremo di alcuni Pattern che hanno superato la prova del tempo, oltre 20 anni di profittabilità sui mercati azionari!

Analisi delle relazione tra i massimi e i minimi di prezzo delle azioni per individuare e sfruttare i pattern di breakout e mean reversal, semplice ed operativi sui titoli azionari.

CLICCA SUL LINK E GUARDA LA FORMAZIONE https://youtu.be/J5_uJZ_SA5g

L’inflazione? Disonesta! Spread al rialzo e BTP in ribasso.

L'inflazione? Disonesta! Spread al rialzo e BTP in ribasso.

Inflazione, il peggio è arrivato!

I detentori del debito pubblico USA stanno affrontando una dura prova, gli investitori privati e istituzionali escono a gambe levate dal Bonds Market, a Wall Street questo del 2022 è trimestre peggiore mai registrato per i portafogli obbligazionari.

La Federal Reserve per combattere l'inflazione non può che aumentare i tassi ma a risentire negativamente dell'aumento non è solo il mercato azionario ma anche i prezzi delle obbligazioni quotate!

LEGGI L'INTERVISTA A SANTE PELLEGRINO DI DAVIDE PANTALEO PER TREND-ONLINE

BTP e Spread sempre peggio e non è finita. Si salvi chi può?

Il rendimento del BTP a 10 anni mostra sempre più nervosismo, con un allungo oltre la soglia del 3%. Vede ulteriori minacce nel breve?

Il rendimento del BTP a 10 anni ha violato la soglia del 3,25% e questo comporta un peggioramento della situazione creditizia a livello italiano.

Si tratta di una brutta situazione perchè da un lato gli investitori sono tentati dal comprare i BTP che quotano basso proprio a causa del rialzo del tasso a 10 anni, dall'altra però non lo fanno perchè tutti i titoli stanno perdendo di valore.

CONTINUA A LEGGERE L'INTERVISTA  CLICCA SUL LINK O SEGUI IL LINK

https://www.trend-online.com/mercati/btp-spread-treasury-bund-bce-inflazione/

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