Powell presidente Fed alza i tassi di interesse dello 0,75% per la terza volta consecutiva, abbiamo superato i tassi pre-mutui subprime del 2008!
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TogglePowell conferma la linea dura di politica monetaria contro l’inflazione, conferma la strategia considerandola efficace e giusta e di certo non intende fermarsi.
Powell ammette che “l’inflazione resta elevata” e gli adeguamenti dei tassi attuali sono asolutamente in linea, la banca centrale americana potrà ulteriormente adattarsi ad un aumento costante portanto i tassi verso il livello medio di 4,4% / 4,6% entro il 2023.
L’inflazione amercana non preoccupa Powell che ha dati confortevoli rispetto alla crescita economica, le stime Fed riguardo il pil americano prevedono un moderato incremento del 0,2%, ma ha preoccupare gli analisti è certamente il tasso di disoccupazione salito in tre mesi al 3,8% che addizzionato all’inflazione ne conferma la “deflazione!!.
“Non c’è una strada indolore per lasciarci l’inflazione alle spalle” queste le parole più dure della conferenza del presidente Jerome Powell che prosegue:”I recenti indicatori puntano a una modesta crescita della spesa e della produzione. Il tasso di disoccupazione resta basso. L’inflazione invece è elevata riflettendo gli squilibri fra offerta e domanda legati alla pandemia, gli elevati prezzi di cibo e energia e più ampie pressioni inflazionistiche, la guerra in Ucraina sta creando ulteriori pressioni al rialzo sull’inflazione e sta pesando sull’attività economica globale. Siamo attenti ai rischi di inflazione”.
Powell dalla sua ha la Federal Reserve compatta e la decisione di alzare i tassi di 75 punti base è stata infatti presa all’unanimità.
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Intanto oggi Piazza Affari con il Ftse Mib chiude in ribasso dell’-1,1% a Milano non piace la nuova stretta della Fderal Reserve.
Brilla Unicredit
A rialzo il titolo Unicredit l’amministratore delegato Andrea Orcel in occasione dell’approvazione dei conti del terzo trimestre intravede buone prospetti, positivo tutto il settore bancario tra cui Fineco (+4,8%), Bper (+3,3%), Banco Bpm (+2%), e Intesa Sanpaolo (+0,8%).
In ribasso Wall Street
Batte la parità il Dow Jones a + 0,5%, pesante ribasso per il Nasdaq a -1,16% mentre è in lieve ribasso l’S&P a -0,45%.
Con il ribasso di ieri e la conferma del supporto di 11500 punti per il Nasdaq è l’ora della verità!
Rimbalza dal supporti di 11500 punti ed obiettivo rialzista sino a 12700 punti oppure è sell off pesantissimo!
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23 settembre 2022 dalle 10.30 alle 11.30