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Posts tagged as “inflazione”

Inflazione USA al 5%, Borsa Italiana su Wall Street crolla!

Il dato dell'inflazione USA non riesce a spingere in alto Wall Street che affonda in chiusura.

L'inflazione Usa finalmente scende, siamo al 5% il livello più basso da quasi due anni, la Federal Reserve Bank ha fatto la sua parte ma ancora non è finita.

A preoccupare gli investitori sono le parole del Presidente Jerome Powell: "la crisi bancaria potrà innescare una recessione già a partire da quest'anno".

Wall Street reagisce passivamente alle parole di Powell e cos' gli indici in chiusura invertono la rotta e si dirigono verso nuovi minimi.

Così le chiusure di borsa in USA, S&P 500 chiude a - 0,39%, il Dow Jones chiude a -0.20%, il Nasdaq ha la peggio e chiude a -0.90%.

Il Nasdaq è sicuramente l'indice di riferimento per la tendenza e la volatilità di Wall Street, il respingimento dei prezzi indice di areea 13000 punti non è di certo un buon segnale, adesso toccherà aspettare i supporti di area 12600 punti.

La stretta monetaria ha sortito gli effetti desiderati sull'inflazione ma non di certo per gli indici azionari e . . . le banche.

Per Borsa Italiana la giornata non è stata per nulla male, il Ftse Mib ha chiuso in leggero rialzo a +0,4% sfiorando il massimo relativo del 2023 di area 27900 punti indice.

Purtroppo mancano i volumi e pertanto il Ftse Mib a 27900 punti indice di Piazza Affari si affaccia solamente per salutare, resta a quel livello solo per pochissime ore riportandosi successivamente al livello di 27500 punti in chiusura.

Borsa, FED e Powell: “su i tassi di 0.25, KO a Wall Street!”

Borsa è KO per Wall Street, la Fed del presidente Powell alza i tassi di interesse di 0.25 punti nonostante le recenti turbolenze bancarie.

Nonostante le incertezze del mercato interbancario, la Federal Reserve prosegue nella dura lotta all'inflazione ed aumenta il suo tasso di interesse di riferimento di un ulteriore quarto di punto.

La lotta contro l'inflazione è ostinata nonostante una serie di fallimenti bancari e una crescente crisi all'interno del settore finanziario.

La decisione unanime pone il tasso chiave di riferimento sui tassi centrali in un intervallo compreso tra il 4,75% e il 5%, il più alto dal 2007, e pensare che circa un anno fa i tassi erano pari a zero!

Queste le dichiarazioni della Federal Reserve Bank: "Il Comitato monitorerà attentamente le informazioni in arrivo e valuterà le implicazioni per la politica monetaria, il Comitato prevede che un ulteriore rafforzamento della politica potrebbe essere appropriato al fine di raggiungere una posizione di politica monetaria sufficientemente restrittiva da riportare l'inflazione al 2%".

Inflazione USA scende a 7,1%, attesa FED per rialzo tassi.

Negli Stati Uniti l'inflazione inizia a "preoccupare" un po meno 7,1% l'ultima rilevazione in ribasso dello 0.6% rispetto alla rilevazione precedente.

Adesso che l'inflazione inizia a virare verso il ribasso per la FED si avvia il periodo più difficile, ovvero recuperare il mercato del credito stabilizzando i tassi.

La stabilizzazione dei tassi, si rende necessaria per alleggerire l’approvvigionamento di denaro ed offrire aiuto alla finanza di borsa ma anche a quella diretta verso gli investimenti reali "in generele".

Per Powel e la Federal Reserve Bank inizia un nuovo percorso, abbassare gradualmente l'utilizzo dei tassi sino a non farne più uso.

Attualmente il mese e l'anno per lo stop all'aumento dei tassi centrali è ipoteticamente fissato a febbraio 2023, la strada è ancora lunga ed i pericoli sono sempre dietro l'angolo.

L’inflazione core, ovvero l'inflazione calcolata al netto del costo degli alimentari e dell'energia, è tornata di fatto ai livelli di agosto 2022 ovvero al 6% ed in discesa anche rispetto ad ottobre 2022 mese in cui era salita al 6,3%.

Alla notizia dell'inflazione in calo reagiscono positivamente tutti i mercati azionari, a Piazza Affari il Ftse Mib chiude a +0,57% a 24.560 punti, il Dax a 14460 a +0.78% .

A Wall Street il Dow Jones chiude a +0.30% a 34080 punti, l'S&P500 a +0.80% a 4020 punti indice ed il Nasdaq chiude a +1.10% a 11820 punti.

L'inflazione crea volatilità soprattutto sul mercato dei cambi ed il dollaro è in calo contro le principali valute.

Recupera terreno l'euro che sale sino a 1.065 euro contro dollari, recupera il pound inglese che sale a 1.2360 di gbp contro dollari ma la buona notizia arriva dal mercato dei rendimenti usa con il tasso di riferimento in discesa che si attesta a 3.52%.

Wall Street aggiornamento chiusura lunedì 12 dicembre 2022

Wall Street è in salita prima del dato dell'inflazione e delle Banche Centrali, buone nuove in arrivo?

A Wall Street le azioni salgono nel lunedì 12 dicembre 2022, lunedì che apre una settimana bollente e ricca di volatilità.

Sono attesi per questa settimana molti dati tra cui:

inflazione USA martedì 13 dicembre 2022.

riunione Federal Reserve Bank mercoledì 14 dicembre 2022, ultimo aumento tassi centrali a 0.50 punti come promesso da Powell nell'ultimo incontro pubblico.

giovedì 15 dicembre 2022 attesa Lagarde per BCE che dovrà stabilire il nuovo rialzo dei tassi EU.

Si preannuncia quindi una settimana ricca di volatilità, ma è vero anche che le quotazioni potrebbero rimanere invariate sino alla scadenza tecnica dei derivati in calendario venerdì 16 dicembre 2022.

Intanto a Wall Street gli indici si avvicinano ai dati macro con una chiusura al rialzo molto molto interessante.

S&P 500 chiude in salita a +1.21% al livello di prezzo di 3982 punti indice.

Dow Jones che dà il meglio di sé con una chiusura in aumentato dell'1,45% al livello di prezzo di 33965 punti indice.

Infine il Nasdaq che avanza del'1% al livello di 11120 punti indice.

Il Nasdaq è l'indice che meno ha recuperato rialzo durante la corsa rialzista di tutti gli indici azionari, corsa rialzista partita a metà ottobre 2022.

Il Nasdaq è l'indice che ingloba la migliore volatilità al mondo e pertanto la domanda "siamo in un rialzo da rimbalzo tecnico ?" è lecita!

Intanto al Dow Jones mancano solo 2500/3000 punti per ritornare ai smarrimi storici del 2021 ovvero zona 36800/37000 punti!

Inflazione Usa finta discesa! Nasdaq sale da -3 a +3!

Wall Street rimbalza anche se i dati sull'inflazione sono superiori alle attese 8.2% a settembre contro 8.1% previsti ed 8.3% il dato precedente.

Dopo il dato dell'inflazione di settembre 2022 solo Wall Street ha iniziato a scendere ed anche pesantemente sfiorando il -3% con il Nasdaq, il -2.80% di S&P500 mentre Dow Jones, Dj EuroStoxx FtseMib e DAX resistevanoalla volatilità!

I mercati finanziari anticipano il cambio di passo per l'economia globale? Inversione di tendenza dei mercati azionari o solo un reset di tendenza?

L'euro, lo Yen ed il Pound recuperano terreno sul dollaro in linea con l'azionario e per chi ha vissuto il primo decennio del 2000 ricorderà sicuramente che questa relazione non è proprio positiva!

La Fed, come annunciato e confermato in più occasioni, continuerà a mantenere il rialzo dei tassi Fed Funds che son passati da 0.15% di marzo 2022 al 2.50% a settembre 2022.

Nonostante l'incertezza i mercati finanziari hanno dato vita ad un rimbalzo spettacolare sia per le azioni che soprattutto per le obbligazioni.

I rendimenti non rallentano e si aspettano quindi eventuali segnali di svolta dalle Banche centrali, consapevoli di come i tassi alti incrementino le incertezze!

Durante la nuova asta del Tesoro sono stati registrati nuovi picchi di rendimento sui BTP a tre anni.

Il ministero del Tesoro ha collocato 8,75 miliardi di euro con cedole che vanno dai 3,50% ai 4,82% mentre il rendimento del decennale italiano scende nell'area di supporto dei 4,60%.

Intanto lo spread Btp/Bund scende a quota 237 punti base e ne beneficia Piazza Affari +2,63% per il FtseMib.

Inflazione in salita? “tassi al rialzo” parola di FED Bank!

L'inflazione ai massimi di periodo preoccupa? Nessun problema Tassi ancora in rialzo!

La Federal Reserve continuerà ad utilizzare i tassi per soffocare l'inflazione.

Ancora una manovra di rialzo dei tassi come unica arma da utilizzare per la Federal Reserve Bank che pare non abbia altre soluzioni per rallentare il persistere dell'inflazione.

Powell durante il simposio di Jackson Hole aveva accennato ad un rallentamento della circolarità del contante, ma forse non è questo il momento giusto per utilizzare una manovra di politica economica più "ruvida".

L'inflazione continua a mietere vittime e Wall Street ne sa qualcosa!

A preoccupare i mercati finanziari ci si mette anche la crisi finanziaria "made in UK"!

Nell Regno Unito tanti i fondi pensione che soffrono per le richieste di garanzie innescate dai rapidi movimenti dei titoli di Stato.

La ricerca di liquidità è frettolosa e i mercati finanziari sentono odore di "crisi"!

La Banca d'Inghilterra venerdì 14 ottobre terminerà  gli acquisti "in emergenze" di obbligazioni e certamente qualcuno rimarrà scoperto!

Nel frattempo a Wall Street  il Dow Jones ha chiuso in calo dello 0,1%, l'S&P500 è sceso dello 0,3% ed il Nasdaq dello 0,1%.

Powell: Non c’è una strategia indolore contro l’inflazione!

Powell presidente Fed alza i tassi di interesse dello 0,75% per la terza volta consecutiva, abbiamo superato i tassi pre-mutui subprime del 2008!

Powell conferma la linea dura di politica monetaria contro l'inflazione, conferma la strategia considerandola efficace e giusta e di certo non intende fermarsi.

Powell ammette che "l'inflazione resta elevata" e gli adeguamenti dei tassi attuali sono asolutamente in linea, la banca centrale americana potrà ulteriormente adattarsi ad un aumento costante portanto i tassi verso il livello medio di 4,4% / 4,6% entro il 2023.

Powell Tassi 21 09 2022

L'inflazione amercana non preoccupa Powell che ha dati confortevoli rispetto alla crescita economica, le stime Fed riguardo il pil americano prevedono un moderato incremento del 0,2%, ma ha preoccupare gli analisti è certamente il tasso di disoccupazione salito in tre mesi al 3,8% che addizzionato all'inflazione ne conferma la "deflazione!!.

"Non c'è una strada indolore per lasciarci l'inflazione alle spalle" queste le parole più dure della conferenza del presidente Jerome Powell che prosegue:"I recenti indicatori puntano a una modesta crescita della spesa e della produzione. Il tasso di disoccupazione resta basso. L'inflazione invece è elevata riflettendo gli squilibri fra offerta e domanda legati alla pandemia, gli elevati prezzi di cibo e energia e più ampie pressioni inflazionistiche, la guerra in Ucraina sta creando ulteriori pressioni al rialzo sull'inflazione e sta pesando sull'attività economica globale. Siamo attenti ai rischi di inflazione".

Powell dalla sua ha la Federal Reserve compatta e la decisione di alzare i tassi di 75 punti base è stata infatti presa all'unanimità.

Intanto oggi Piazza Affari con il Ftse Mib chiude in ribasso dell'-1,1% a Milano non piace la nuova stretta della Fderal Reserve.
Brilla Unicredit

A rialzo il titolo Unicredit l'amministratore delegato Andrea Orcel in occasione dell'approvazione dei conti del terzo trimestre intravede buone prospetti, positivo tutto il settore bancario tra cui Fineco (+4,8%), Bper (+3,3%), Banco Bpm (+2%), e Intesa Sanpaolo (+0,8%).

In ribasso Wall Street

Batte la parità il Dow Jones a + 0,5%, pesante ribasso per il Nasdaq a -1,16% mentre è in lieve ribasso l'S&P a -0,45%.

Con il ribasso di ieri e la conferma del supporto di 11500 punti per il Nasdaq è l'ora della verità!

Rimbalza dal supporti di 11500 punti ed obiettivo rialzista sino a 12700 punti oppure è sell off pesantissimo!

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Wall Street scivola sulle richieste di disoccupazione! Usa in Stagflazione?

Wall Street vira al ribasso, aumentano i disoccupati ed le quotazioni degli indici scivolanoi sui supporti.

Purtroppo Wall Street è nuovamente scesa, il dato della disoccupazione in crescita per il terzo mese consecutivo.

Disoccupazione in salita sommata all'inflazione in salita è uguale alla "Stagflazione"! L'economia è cosa semplice. . . forse.

Wall Street scende con scambi instabili, pochi volumi e prezzi vicini a supporti fondamentali per contenere ulteriormente il ribasso.

Nasdaq negativo chiude a -1,4%,S&P 500 negativo chiude a -1,1% e Dow Jones a -0.47%.

Ad avere la peggio Oracle che perde sia al Nasdaq che sull'S&P 500. Il titolo del Oracle è sceso di oltre il 16% dopo che la società ha annunciato un accordo da 20 miliardi di dollari per l'acquisto di Figma.

Perde anche Adobe -7.80%, nonostante il suo utile netto fiscale del terzo trimestre sia positivo per 1,14 miliardi di dollari ovvero quasi $ 3,40 per azione ed hanno superato le aspettative degli analisti di Wall Street .

Nonostante l'ottima performance di bilancio le azioni Adobe sono scese a -34% da inizio 2022!

Negativi e deboli altri titoli tecnologici come ad esempio Apple a -1,9%, unico ad aver chiuso positivamente è stato Netflix a +5%.

Nonostante i dati macro negativi i titoli bancari di Wall Street hanno chiuso positivo tra cui Goldman Sachs +1.20% e JPMorgan 2%.

Attesa per la conferenza della FED del 21 settembre, preoccupato anche Ray Dalio.

Ray Dalio ha un cattivo presentimento!

"Wall Street e l'Economia USA bruciano d'inflazione! Sembra che i tassi di interesse debbano aumentare ancora sino al 4,5% al ​​6%."

Per il Nasdaq sarà fondamentale trattenere i supporti di 12000/11500 punti almeno sino al 21 di settembre, caso contrario si tornerebbe a scendere in velocità sino ai 10000 punti!

Wall Street estende il nervosismo anche alle borse europee che hanno cambiato direzione diverse volte nel corso della seduta.

Chiude in rosso Milano ma il Ftse Mib è la migliore d'Europa perde solo - 0,2%.

Positivi sul listino Nexi +1,5%, Intesa Sanpaolo a +1%, Unicredit + 0,9%, Fineco + 0,7% mentre la migliore è Banca Mps +2,8% e l'assemblea dei soci vota l'aumento da 2,5 miliardi.

Inflazione? +8.5% ad agosto è panico a Wall Street sell off!

L'inflazione Usa cresce anche ad agosto è a +8.5%, KOper gli analisti che si aspettavano un rallentamento verso l'8%!

L'inflazione USA sale all'8.5% mese su mese ad agosto (6,3% annuale), la maggior parte dei gestori ed analisti attendevano una leggera discesa e\o stabilizzazione purtroppo però non si è raggiunto il target.

Il prossimo appuntamento è per il 21 settembre con la Federal Reserve che aumenterà i tassi così come preannunciato.

Sino a fine 2022 per la Federal Reserve e le altre banche centrali mondiali focus è e sarà solo combattere l'inflazione! Peccato però che le inflazione è diversa di continente in continente!

Powell al Simposio di Jackson Hole aveva già annunciato manovre di contenimento rispetto alla cirsolarità del contante, certa quindi la stretta dei tassi.

Reagiscono negativamente le borse di tutto il mondo, Wall Street purtroppo sul podio.

Pesanti i ribassi con il Nasdaq che perde il 5.10%, affonda anche l'S&P500 a -4.50% a seguire il Dow Jones con una negatività del -4%.

La reazione dei rendimenti è stata tempestiva in USA il rendimento a 10 anni supera lka barriera del 3.40%, in Italia il rendimento torna a sfiorare il 4%, ad averela peggio il rendimento tedesco a 1.75%.

Tra i titoli peggiori al Nasdaq Meta (facebook) che chiude a -8.5%, Nvidia -8%, Western Digital -8%, AMD -8%, Netflix -7%, Boeing -6% ed Apple a -5%.

Ko tecnico anche per Piazza Affari con il Ftse Mib che chiude al ribasso a -1,4% ritornando sotto quota di supporto dei 22500 punti indice e per l'esattezza a 22300 punti indice.

Nonostante il ritorno verso il +4 % del rendimento decennale italiano la chiusura per lo spread Btp/Bund è in calo e torna al supporto di 226 punti per euro.

Purtroppo torna a salire il prezzo del gas, in rialzo al Ttf di Amstredam e torna sopra la soglia dei 200 euro a megawattora.

Segui la videointervista a Sante Pellegrino di Giulia Brambilla su FinanzaNowTV

SEGUI IL LINK https://youtu.be/bG9aAb5vbPs

Wall Street ancora positivo, Nasdaq verso quota 13000 punti.

Wall Street ancora in rialzo, siamo a quattro sedute consecutive positive.

Wall Street approfitta, quarto rialzo consecutivo, debole il dollaro contro l'euro e continua a salire il rendimento decennale USA a quota 3.358%.

Il Dow Jones ha guadagnato 229,63 punti e chiude a + 0,71% ancora lontana la resistenza dei 32800 punti chiave di volta per un rialzo consistente.

S&P 500 è salito del + 1,06% ed ha chiuso a 4120 punti in pari con la resistenza positiva.

Nasdaq ancora brillante che chiude in volatilità rialzista a + 1,27% ad un soffio dalla resistenza dei 13000 punti.

Brilla Apple in progresso del 3,85%, il nuovo iPhone 14 piace al mercato.

Inversione rialzista di breve periodo per Wall Street? Bisogna attendere il grande appuntamento della Federal Reserve prima di pronunciarsi, la banca centrale USA realizzerà il suo terzo aumento consecutivo?

Molto probabile! il tasso atteso è di un ulteriore 0,75 punti base e sarà probabilmente un ultimo tentativo tentativo di combattere l'inflazione prima dell'inverno.

Fiducia a Wall Street anche per via del successo militare dell'Ucraina, almeno questa è la voce che circola, ma in realtà molti professional Trader sono ottimisti riguardo il prossimo rapporto sull'indice dei prezzi al consumo di agosto la cui pubblicazione è prevista per martedì mattina.

Piazza Affari in scia a Wall Street chiude in rialzo con buona parte dei titoli del FTSE Mib in forte accelerazione rialzista, un bel rialzo che non si vedeva da mesi!

Il FTSE Mib quindi chiude in guadagno del + 2,33% vicinissimo alla resistenza di area 23000 punti, il rialzo è accompagnato da ottimi volumi e titoli patrimonializzati in guadagno.

Bene il settore bancario, l'indice del Ftse Mib Banche  supera il + 3,4% bene anche Banca MPS + 22% circa a 0,37 euro in vista dell'aumento di capitale.

Bene tra i bancari anche BPER Banca a +5%, UniCredit +2.50%, Intesa Sanpaolo  +3.40% e Finecobank a + 5%.

Wall Street tenta il recupero dopo il sell-off di venerdì 26 agosto 2022

Wall Street tenta il recupero dopo il sell-off di venerdì 26 agosto 2022

Apertura in ribasso per Wall Street e le principali piazze finanziarie mondiali.

A Wall Street vendite da panico  venerdì 26 agosto 2022, vendite che tengono sotto scatto i trader!

Tutti sono preoccupati per le possibili scelte di politica monetaria all'indomani delle osservazioni "da falco" del presidente della Fed Jerome Powell.

Le pesanti considerazioni che alimentano dubbi sulla eventuale frenata dell'inflazione, sono state rilasciate al raduno delle banche centrali a Jackson Hole tenutosi proprio l'ultima settimana di agosto ovvero scorsa settimana.

I rendimenti quotati volano al rialzo anche oggi,  il rendimento del Tesoro USA a 10 anni ha quotato ancora sopra il 3,1% mentre quello a breve a 2 anni ha superato il 3,4%, toccando il livello più alto dal 2007.

Buona volatilità potrebbe arrivare già questa settimana grazie al rapporto delle buste paga dei settori non agricoli di agosto che verrà divulgato di venerdì, paracadute a portata di mano è la parola d'ordine!

Quello di venerdì scorso 26 agosto 2022 è stato un sell off che non ha risparmiato nessuna borsa mondiale, anche se la peggio è stata riservata a Wall Street con il Nasdaq che è crollato del -4% circa.

L'aumento dei tassi e l'inasprimento della politica monetaria statunitense pesa sul Nasdaq, appena superato al ribasso il supporto di 12800 punti . . . discesa sino al supporto inferiore di 12400 punti indice per ora!

Il Nasdaq ha ancora spazi di ribasso sino al supporto di 12000 punti tondi e solo a quei livelli bisognerà studiare i volumi di acquisto eventuali.

Wall Street dunque deve ancora risolvere i problemi interni all'inflazione, forse è anche questa la causa del dollaro in forte crescita contro le altre valute che però trova ed offre supporto agli indici azionari!

Per Goldman Sachs conviene fare scorta di materie prime, il peggio deve ancora arrivare! 

Goldman Sachs intravede ancora opportunità di acquisto sulle materie prime, le azioni a Wall Street sono fortemente minacciate da un'inflazione vischiosa e da una potenziale sorpresa "da falco" della Fed.

Le materie prime sono "il migliore asset da possedere durante una fase di fine ciclo in cui la domanda rimane al di sopra dell'offerta. I fondamentali fisici segnalano che i mercati sono i più forti degli ultimi decenni" questo quanto affermato dal senior strategist Sabine Schel di Goldman.

Piazza Affari chiude in ribasso a - 0,2%, difficile recupero dai minimi dovuta alla forte apertura ribassista, salgono i petroliferi con Eni dell'1,5% e Saipem dello 0,4% ma è segnale di un mercato indebolito si spera solo grazie allo spread Btp-Bund che fortunatamente è in ribasso a 229 punti.

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Tecniche di trading intraday: le metodologie di breakout

Relatore: Sante Pellegrino Moderatore: Pietro Froio

In questa sessione insieme a Sante Pellegrino studieremo le tecniche di breakout per operare intraday. 1-2-3 High Low, Ledge e Hook, estremamente utili per operare in congestioni o in tendenza.

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Borsa, chiusura di Piazza Affari oggi lunedì 22 agosto 2022

Borsa, quale chiusura a Piazza Affari nel lunedì post ferragosto?
Analizziamo i movimenti dei prezzi a chiusura di contrattazione del lunedì 22 agosto 2022.
Finite le vacanze? per molti ma mai per Borsa.
Si torna a quotare con volumi in salita, mancano molti operatori all'appello, ma non manca la volatilità che come sempre si è fatta notare anche in questo caldo agosto 2022.
L'apertura di Piazza Affari ha sin da subito colorato di rosso la maggior parte dei titoli di Borsa, il Ftse Mib e molti titoli ben capitalizzati hanno sin da subito aperto in ribasso con gap down molto decisi.
Le chiusure di buona parte dei titoli sono disperatamente in rosso, non c'è pace Borsa che chiude a -1.60%, ma la pace vera manca a Saipem, -7% e 0.70 eurocent di quotazione minimo storico di sempre all'indomani dell'ultima ricapitalizzazione.
Male anche Telecom a -5% e alla pari di un minimo storico importante ovvero 0.20 eurocent per azione.
Unico titolo positivo tra le big è ENI che ha chiuso a +1.60% a 11.95 eurocent.
Ftse Mib
L'indice di Piazza Affari Ftse Mib è così tornato a scendere, apertura in gap down sotto il supporto di area 22500 punti che torna ad essere una resistenza fondamentale.
Per il Ftse Mib è importante ora trovare una base di appoggio ricca di volumi, tra queste basi ci sono i supporti a 21815 punti prima e 21300 punti successivamente.
Un allungo inferiore al supporto di 21300 punti potrebbe innescare un ribasso pesantissimo che proietterebbe i prezzi sino al minimo inferiore di 20000 / 19500 punti.
Quasi certamente a pesare su Piazza Affari sono le banche centrali USA ed EU.
Inflazione e Banche centrali cosa fare?
Sia la Fed che la Bce saranno forse più aggressive nella politica dei tassi di riferimento?
Questa ipotesi è purtroppo probabile a fronte delle ultime rilevazioni dell'inflazione UK che supera quota 10%.
L'inflazione continua a salire e non si arresta, ma quanto potrà servire ancora aumentare i tassi?
In Europa abbiamo appena iniziato, in USA siamo già a livelli non sopportabili!
Si spera quindi che si trovi una strategia comune al prossimo appuntamento dei Banchieri Centrali atteso per il simposio di Jackson Hole che sarà 27 agosto.
Purtroppo però la strategia attesa sembra quella del "Quantitative Tightening".
La Fed potrebbe quindi fare un po' più sul serio ed i mercati già iniziano a spaventarsi.
Anche la Borsa americana è negativa con gli indici di Wall Street in preda alla volatilità.
Dow Jones a -2%, S&P500 a -2% ed il Nasdaq chiude a -2,7% con i pesanti ribassi di Netflix a -6,1%, Intel a -4.80%, Qualcomm a -4% ed Nvidia a -4,5%.
L'inflazione, i timori della recessione e l'esorbitante prezzo del GAS sui mercati elettronici contribuiscono ad aumentare il peso del ribasso!

Non perdere la video intervista di SANTE PELLEGRINO a cura di VALENTINA BUZZI su LeFonti.TV

SEGUI IL LINK https://youtu.be/Rp7sBXMElQ8

Ftse Mib rialzista, Piazza Affari pronto mini-rally rialzo?

L'indice Ftse Mib della borsa di Milano chiude in rialzo a +1%, pronto il mini rally di fine estate?

A Piazza Affari il Ftse Mib dopo una partenza deludente segna un rimbalzo importantissimo, dal supporto di prezzo di area 22805 punti sale sino a chiudere in rialzo ai livelli di prezzo di 22.986 punti indice.

Indice pronto per un allungo rialzista o test delle resistenze?

Piazza Affari gioca nuovamente "la carta del rialzo", siamo infatti ad un passo dalla resistenza di prezzo di 23000 punti indice vera e propria chiave di volta per allunghi rialzisti sino alla prossima resistenza di area 24500 punti indice.

L'indice Ftse Mib non è ancora in fase di "iper comprato", questo perchè la tendenza dei prezzi del ciclo economico annuale è ancora ribassista.

Se quindi dovessimo tornare verso i livelli di supporto a 22805 punti indice, è molto probabile un affondo ulteriore a livelli di supporto più bassi e cioè 22200 punti prima e 21500 punti successivamente.

Migliori e Peggiori azioni a Piazza Affari

Tra i migliori titoli del Ftse Mib nella seduta di giovedì 18 agosto c'è STMicroelectronics, che chiude in guadagno a +3,2% ed euro 37.10 per azione.

Bene anche i titoli del comparto industriale tra cui Prysmian in guadagno del +1,8% a 32.52 euro per azione, Interpump in rialzo del 2,8% a 40.58 euro per azione, Cnh Industrial positivo a +1,8% con il valore di 12.69 euro per azione.

Nelle prossime giornate il focus dei dati macro rimane incentrato sull'inflazione, in particolare quella europea.

La stima preliminare dell'inflazione a luglio è confermata a +8,9%, la crescita del secondo trimestre è leggermente al ribasso ma bisognerà attendere il dato di agosto prima di verificare eventuali allunghi dei tassi da parte della BCE.

LEGGI L'INTERVISTA A SANTE PELLEGRINO DI DAVIDE PANTALEO SU TREND- ONLINE DAL TITOLO:
Ftse Mib: nuovi sell in vista? ENI, Saipem e Fineco, che fare?
Il Ftse Mib è stato respinto dall'area dei 23.000. Cosa si aspetta nelle prossime sedute?

Effettivamente il Ftse Mib, nonostante tutta la buona volontà, dopo il superamento dei 22.800 punti, per raggiungere e oltrepassare area 23.000, è stato fermato da questa soglia.

L'indice è stato respinto da una trendline resistenziale discendente che viene proprio dai massimi creatisi nel 2021-2022.

ECCO IL LINK CLICCA E CONTINUA A LEGGERE https://www.trend-online.com/mercati/ftse-mib-eni-aipem-fineco-poste-iveco/

Guarda la Video Analisi di Sante Pellegrino intervistato da Manuela Donghi per Le Fonti TV.

SEGUI IL LINK https://youtu.be/Cv0_lTDOumA
FORMAZIONE DI TRADING
Tecniche di trading intraday: le metodologie di breakout

Relatore: Sante Pellegrino Moderatore: Pietro Froio

In questa sessione insieme a Sante Pellegrino studieremo le tecniche di breakout per operare intraday. 1-2-3 High Low, Ledge e Hook, estremamente utili per operare in congestioni o in tendenza.

SEGUI IL VIDEO https://www.youtube.com/watch?v=sD4vl-x-ZB0

Nasdaq +3% dopo il dato accomodante dell’inflazione a +8.5%

Nasdaq +3% dopo il dato accomodante dell'inflazione a +8.5%

Vola il Nasdaq a +3% circa grazie al dato accomodante dell'inflazione USA.

Pausa estiva per l'inflazione che a luglio segna un calo a +8,5% su base annuale, in discesa rispetto lontana alla rilevazione di giugno che era a quota +9,1%.

Positività a tutto gas per Wall Street con Dow Jones a +1.50%, S&P500 a +1.90% mentre il Nasdaq sale del 3% circa con ottime performance di Netflix a +6% e Meta (facebook) a +5%.

Positive le piazza finanziarie d'Europa che chiudono la seduta in rialzo Dax a +1,30% DJ EuroStoxx a +1% mentre Piazza Affari a Milano chiude a +1% circa alla pari delle resistenze di area 22.702 punti indice.

Bisogna quindi attendere che si realizzi la promessa fatta da Powell.

Infatti è proprio grazie al dato sull'inflazione in discesa che la Fed potrebbe rallentare il rialzo dei tassi a partire già da questo settembre a tutto beneficio proprio del Nasdaq che reagisce meglio di ogni altro indice.

Il Nasdaq  ha ottime possibilità di riscatto, il supporto ex resistenza di 13300 punti indice ha trattenuto il mercato sino ad oggi e la risposta positiva sul supporto lascia ben sperare.

Obiettivi di rialzo per il Nasdaq  sono 14480 punti prima e 16320 punti dopo.

Obiettivi di ribasso solo sotto la violazione dello swing 12800 punti indice per l'obiettivo di supporto di area 12000 punti.

FORMAZIONE DI TRADING
Tecniche di trading intraday: le metodologie di breakout

Relatore: Sante Pellegrino Moderatore: Pietro Froio

In questa sessione insieme a Sante Pellegrino studieremo le tecniche di breakout 

per operare intraday. 1-2-3 High Low, Ledge e Hook, estremamente utili per operare in congestioni o in tendenza.

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Inflazione & Propaganda elettorale, ferragosto italiano!

Inflazione & Propaganda elettorale, questo il mood che accompagnerà il ferragosto 2022 di Piazza Affari.

A Piazza Affari "l'economia della cicala è cosa nota", in soldoni più si spende e più sale la borsa.

Il dato in arrivo questa settimana prevede però un'inflazione in discesa e quindi cosa accadrà a Piazza Affari?

In questa fase storica però l'inflazione, almeno quella europea, è figlia del conflitto russo-ucraino che ha fatto balzare alle stelle i prezzi delle materie prime, di conseguenza la registrazione del dato è quantomeno falsata per via del peso di un solo indicatore, per l'appunto il consumo energetico.

Gli umori non sono dei migliori, la "propaganda politica" assieme all'inflazione si fanno già sentire in Borsa e così Milano chiude in ribasso del -1%.

Per il Ftse Mib sarà fondamentale superare la barriera di resistenza prezzo di 22805 per reagire positivamente e trainarsi al rialzo sino a 23600 punti.

Caso contrario un ritorno sul supporto a 21750 / 21500 punti indice sarà un test di forza importantissimo, le debolezze non saranno giustificate e si potrebbe crollare sino a nuovi minimi di area 2000/18500 punti.

Segui la videointervista a Sante Pellegrino di Giulia Brambilla su FinanzaNowTV

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