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Work at Wall Street

Wall Street in rialzo, FED nessun taglio tassi nel 2023!

Wall Street in rialzo, FED nessun taglio tassi nel 2023!

Gli indici i Wall Street sono ancora in balia delle onde ma arrestano la discesa che si è avviata nel primo giorno di contrattazione del 2023.

Gli investitori hanno soppesato una serie di dati economici e soprattutto valutato i verbali della riunione di politica monetaria del FOMC di dicembre 2022, il FOMC conferma che la Federal Reserve Bank non applicherà tagli ai tassi di interesse per tutto il 2023.

Intanto gli indici di Wall Street recuperano al rialzo le discese di ieri, l'S&P 500 chiude in guadagno a +0,75%, il Dow Jones chiude in guadagno a +0,45% mentre il Nasdaq è avanzato solo dello 0,35%.

Rialzo a Piazza Affari con il FTSE MIB che chiude a + 1,73% ad un soffio dai 25000 punti di resistenza.

Bene i titoli bancari ed in recupero anche i BTP, Intesa chiude a +3%, UniCredit chiude in rialzo a +3.80% unico neo del paniere della Borsa di Milano è ENI che chiude a -1.50%.

Wall Street negativa la prima seduta 2023, i conti del 2022.

Wall Street è in ribasso nel primo giorno di negoziazione del 2023, pesante sell-off per Apple e Tesla che affondano sotto i minimi del 2022 e segnano il primo minimo del 2023.

Le pressioni di vendita nonostante il nuovo anno appena inaugurato si fanno sentire e sono ancora prorompenti.

Il primo giorno di negoziazione costa caro a Wall Street con cali importanti, l'S&P 500 chiude al ribasso dello -0,64%, il Nasdaq chiude in discesa dello -0,90%, solo il Dow Jones si salva con una chiusura leggermente negativa a -0.05%.

Apple crolla con una chiusura a -3,7%, segna un nuovo minimo inferiore al 2022 e vicinissimo al livello dei minimi del 2021.

Apple purtroppo perde capitalizzazione, l'azienda della mela scende sotto i 2 trilioni di dollari di capitale.

Scende anche Tesla -12,2% che passa alla storia come il peggior calo giornaliero.

A pesare su Tesla molto probabilmente il calo della produzione e della consegna di veicoli, causa del mancato raggiungimento dei target che gli analisti di Wall Street si attendevano.

Tesla è quindi la società che chiude con un record negativo perdendo il 65%, ovvero circa 700 miliardi di dollari di valore di mercato.

A dicembre, le crescenti preoccupazioni per i ritardi di produzione in Cina e la gestione di Twitter da parte del CEO Elon Musk hanno fatto scendere le azioni del 36%, il più grande calo mensile da quando Tesla è diventata pubblica nel 2010.

Il bilancio di Wall Street per il 2022? Negativo anche in termini di record, peggiore del ribasso del 2008 con gli indici che perdono rispettivamente:

Nasdaq -33%

S&P 500 -19%

Dow Jones -8,6%

Wall Street tenta un recupero, in testa il Dow Jones a +1.80%

A Wall Street tutti i principali indici sono in netto rialzo, Dow Jones in vetta al podio grazie ai dati di Nike.

Grazie ai risultati di utile e fatturato fortemente positivi Nike vola letteralmente, quotazioni a +13% a 116.80 dollari per azione.

Gli utili di Nike salgono a +37% ed il fatturato a +5.80% il titolo strappa a rialzo con un gap positivo e si avvicina al prezzo di "swing & resistenza" di 118/120 dollari per azione.

Intanto tutta la borsa di Wall Street è impegnata nel tentativo di recupero e con una buona performance da parte di tutti gli indici.

In vetta sul podio il Dow Jones in rialzo dell’1,68%​​​​​​​​​​​​​​​​​ a 33.400 punti indice circa, prezzi di ex supporto ed ora resistenza.

Un allungo dei prezzi sopra la oramai resistenza di 33400 porterebbe il Dow Jones al recupero degli swing rialzisti di area 34500 ma è sempre bene prestare la massima attenzione.

l'S&P 500 è in guadagno dell’1,66%​​​​​​​​​​​​ a 3.885 punti indice circa ed ad un soffio dal livello di resistenza di 3940 punti.

L'indice tecnologico Nasdaq sale dell’1,69%​​​​​​​​​​​​​​ a 11.260 punti indice lontano dalla resistenza di 11540 punti.

Wall Street senza rally di natale? Forse anche di capodanno!

A Wall Street scarseggia l’entusiasmo natalizio, nessun rally dunque in vista della pausa del Santo natale anzi...forse sarà ribasso anche a capodanno!

L'umore rimane sotto i piedi a Wall Street soprattutto se a scendere è il papà di tutti gli indici ovvero il Dow Jones che perde oltre 200 punti!

Il segnale di analisi tecnica che il Dow Jones sta costruendo non è per nulla confortevole:

"Three Black Crows"!

Il pattern di analisi candlestick"Three Black Crows", in italiano "tre corvi neri",indica una tendenza ribassista e può prevedere l'inversione del trend rialzista registrato tra la metà di ottobre e per tutto novembre!
Il Dow Jones per tornare a salire deve superare la barriera resistenziale di 34400 punti indice, ovvero una resistenza strapiena di volumi di vendita!

A questo punto per Wall Street non resta che avvitarsi al ribasso ed utilizzare la scusa della recessione per accendere una speranza, remota, nel cuore degli investitori!

Così gli indici di Wall Street il Dow Jones perde 278 punti a - 0,84%, l'S&P 500 chiude a -1,18%, il Nasdaq perde in chiusura il - 1,63% e pesa sull'indice della tecnologia le azioni di Meta (facebook) -4.30% e Amazon scese a - 3.50%.

La recessione? Confermata dalle azioni di politica monetaria della Federal Reserve che spingerà l'economia statunitense in una recessione per via dei futuri aumentati dei tassi che si spingeranno no al 5,1%.

BCE non convince, crolla Piazza Affari peggio Wall Street!

La Bce alza i tassi di 0.50 basis point, Lagarde: "la Bce ha più strada da percorrere rispetto alla FED".

La presidente della Bce Christine Lagarde, con le sue parole ha intimorito i mercati finanziari!

La Lagarde annuncia che oltre ad oggi sono possibili ulteriori aumenti dei tassi e per un tempo abbastanza prolungato, un atteggiamento da "falco" nella conferenza stampa al termine del consiglio direttivo che poco piace ai mercati di tutto il mondo!

Lagarde ha aggiunto che i rialzi costanti e duraturi sono necessari per riportare l’inflazione al 2% in modo tempestivo, peccato che sia partita in ritardo ed è completamente disallineata alla Federal Reserve Bank.

Piazza Affari scivola pesantemente al ribasso con l'indice Ftse Mib che chiude la seduta a -2,95% appoggiandosi al supporto volumetrico di 23600 punti

Più che supporto, il livello di 23600 punti, assomiglia all'orlo di un precipizio piuttosto e per nulla ad una barriera di sicurezza.

E le Borse Europee come reagiscono? anche loro soffrono di Bce!

Il Dax di Francoforte scende a -2,86% mentre l'Eurostoxx chiude a -3%.

Arrivano notizie preoccupanti anche dal fronte obbligazionario, pesa sui Bond la decisione di accelerare il Quantitative Tightening (dismissione dell’acquisto di bona da parte della banca centrale). 

La Bce a partire da questo mese ridurrà lo stock in acquisto dei titoli di Stato europei e così il rendimento italiano ritorna a salire chiudendo la seduta al 4,103% ma per fortuna lo Spread Btp/Bund si allinea ancora nell'area dei 203 punti base.

Dall’altra parte dell’oceano Wall Street affonda completamente! Dow Jones chiude a -2,36%, S&P 500 chiude a -2,90% peggio il Nasdaq a -3.80%.

Al Nasdaq tra le big tech sotto pressione Netflix che perde l’8,5%, affonda Apple che chiude a -5,8% e sono negative anche Amazon a -3,8% e Microsoft a -3,14%.

Inflazione USA scende a 7,1%, attesa FED per rialzo tassi.

Negli Stati Uniti l'inflazione inizia a "preoccupare" un po meno 7,1% l'ultima rilevazione in ribasso dello 0.6% rispetto alla rilevazione precedente.

Adesso che l'inflazione inizia a virare verso il ribasso per la FED si avvia il periodo più difficile, ovvero recuperare il mercato del credito stabilizzando i tassi.

La stabilizzazione dei tassi, si rende necessaria per alleggerire l’approvvigionamento di denaro ed offrire aiuto alla finanza di borsa ma anche a quella diretta verso gli investimenti reali "in generele".

Per Powel e la Federal Reserve Bank inizia un nuovo percorso, abbassare gradualmente l'utilizzo dei tassi sino a non farne più uso.

Attualmente il mese e l'anno per lo stop all'aumento dei tassi centrali è ipoteticamente fissato a febbraio 2023, la strada è ancora lunga ed i pericoli sono sempre dietro l'angolo.

L’inflazione core, ovvero l'inflazione calcolata al netto del costo degli alimentari e dell'energia, è tornata di fatto ai livelli di agosto 2022 ovvero al 6% ed in discesa anche rispetto ad ottobre 2022 mese in cui era salita al 6,3%.

Alla notizia dell'inflazione in calo reagiscono positivamente tutti i mercati azionari, a Piazza Affari il Ftse Mib chiude a +0,57% a 24.560 punti, il Dax a 14460 a +0.78% .

A Wall Street il Dow Jones chiude a +0.30% a 34080 punti, l'S&P500 a +0.80% a 4020 punti indice ed il Nasdaq chiude a +1.10% a 11820 punti.

L'inflazione crea volatilità soprattutto sul mercato dei cambi ed il dollaro è in calo contro le principali valute.

Recupera terreno l'euro che sale sino a 1.065 euro contro dollari, recupera il pound inglese che sale a 1.2360 di gbp contro dollari ma la buona notizia arriva dal mercato dei rendimenti usa con il tasso di riferimento in discesa che si attesta a 3.52%.

Wall Street aggiornamento chiusura lunedì 12 dicembre 2022

Wall Street è in salita prima del dato dell'inflazione e delle Banche Centrali, buone nuove in arrivo?

A Wall Street le azioni salgono nel lunedì 12 dicembre 2022, lunedì che apre una settimana bollente e ricca di volatilità.

Sono attesi per questa settimana molti dati tra cui:

inflazione USA martedì 13 dicembre 2022.

riunione Federal Reserve Bank mercoledì 14 dicembre 2022, ultimo aumento tassi centrali a 0.50 punti come promesso da Powell nell'ultimo incontro pubblico.

giovedì 15 dicembre 2022 attesa Lagarde per BCE che dovrà stabilire il nuovo rialzo dei tassi EU.

Si preannuncia quindi una settimana ricca di volatilità, ma è vero anche che le quotazioni potrebbero rimanere invariate sino alla scadenza tecnica dei derivati in calendario venerdì 16 dicembre 2022.

Intanto a Wall Street gli indici si avvicinano ai dati macro con una chiusura al rialzo molto molto interessante.

S&P 500 chiude in salita a +1.21% al livello di prezzo di 3982 punti indice.

Dow Jones che dà il meglio di sé con una chiusura in aumentato dell'1,45% al livello di prezzo di 33965 punti indice.

Infine il Nasdaq che avanza del'1% al livello di 11120 punti indice.

Il Nasdaq è l'indice che meno ha recuperato rialzo durante la corsa rialzista di tutti gli indici azionari, corsa rialzista partita a metà ottobre 2022.

Il Nasdaq è l'indice che ingloba la migliore volatilità al mondo e pertanto la domanda "siamo in un rialzo da rimbalzo tecnico ?" è lecita!

Intanto al Dow Jones mancano solo 2500/3000 punti per ritornare ai smarrimi storici del 2021 ovvero zona 36800/37000 punti!

La motivazione del lunedì 12 dicembre 2022, Aristotele.

La motivazione del lunedì 12 dicembre 2022 è dedicata ad una frase di Aristotele.

Aristotele è stato un filosofo, scienziato e logico dell'antica Grecia.

Aristotele è ancora ad oggi ritenuto una delle menti più universali, innovative, prolifiche e influenti di tutti i tempi, sia per la vastità che per la profondità dei suoi campi di conoscenza.

La sua riflessione, sul freddo ma soprattutto sulla bellezza della neve, è un invito a resistere sempre e comunque ed anche "nonostante il freddo" perché è dopo arriverà il bello ed il bianco "fiocco di neve".

A Wall Street il Dow Jones è in rosso! Preoccupano i tassi?

L'indice Dow Jones chiude la settimana in rosso, è la prima volta dal rimbalzo rialzista partito a settembre 2022.

Il Dow Jones e Wall Street hanno più volte virato al rialzo ma hanno poi chiuso in negativo, settimana al ribasso quindi, a preoccupare i listini i continui aumenti dei tassi.

Il Dow Jones chiude quindi a -0.80% al di sotto dei supporti di 33600 punti indici.

L'S&P 500 chiude a 3940 punti indice in ribasso del -0.60% ma riesce a trattenere il supporto di area 3900.

Nasdaq chiude in negativo a -0.50% e riesce a trattenere il supporto del livello di 11500 punti indice.

Negativa la chiusura settimanale per Wall Street, il Dow Jones è sceso a - 2,3% su base weekly, l'S&P 500 è sceso del 2,8% su base weekly e nonostante la salvezza del venerdì sera il Nasdaq perde più di tutti con un - 3,4% su base weekly.

Sicuramente il dato dell'indice dei prezzi alla produzione di novembre ha avviato un avvitamento ribassista, aumentato dello 0,3% rispetto al mese scorso e del 7,4% rispetto all'anno precedente!

Adesso l'attenzione del mercato e dei Trader rimane incentrata sul fitto calendario economico della prossima settimana.

C'è attesa per la Federal Reserve che certamente effettuerà un aumento di 0.50 punti base, inferiore rispetto ai quattro aumenti precedenti, ma sono in aumento le preoccupazioni circa la possibilità che la banca centrale possa architettare "un atterraggio morbido e prevenire una recessione".

Incertezza anche per gli indici europei il DAX chiude la settimana a -2%, DJ EuroStoxx a -1.80% ed il Ftse Mib a Piazza Affari chiude a -2%.

Pesano sulle Borse Europee le analisi dell'ufficio studi di Standard & Poor's.

L'ufficio studi di S&P afferma che in caso di un conflitto prolungato tra Russia e Ucraina, il PIL dell’Eurozona scenderebbe dell’1,3%, e tra le economie peggiori ci sarebbe quella tedesca che potrebbe subire un PIl negativo del -3,4%.

Eventi e Corsi Trading
Trading Brunch
Lunedì 12 dicembre 2022 - ORARIO: 11.00 - 13.00
Relatori: Corrado Rondelli, Nicola Para, Sante Pellegrino
Workshop Streaming
Un'analisi trasversale delle situazioni più interessanti dei mercati finanziari nazionali ed esteri. Dall'analisi ciclica a quella quantitativa, dall'analisi tecnica a quella volumetrica, grazie ai molteplici approcci dei relatori di Webank riuniti per descriverci le differenti prospettive.

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Wall Street in salita, FOMC: “Fed rallenterà rialzo tassi”

A Wall Street le azioni sono salite nel pomeriggio prima della chiusura per festività e dopo la pubblicazione dei verbali dell'ultima riunione di politica monetaria del FOMC.

I verbali della riunione del FOMC (Federal Open Market Committee) sono stati pubblicati oggi.

La Federal Reserve, ha così potuto segnalare un probabile rallentamento degli aumenti dei tassi centrali.

In linea con il rituale delle festività del Ringraziamento la FED ha letto le minute del FOMC e gli investitori hanno apprezzato la calma che accompagnerà la prossima fase del rialzo dei tassi di interesse.

Così la chiusura degli indici di Wall STreet S&P 500 chiude in salita a +0,66%, Dow Jones chiude in salita a 0,30% chiude ai massimi di sessione invece il Nasdaq in rialzo a + 1.19%.

Oggi 'ultima sessione di trading completa prima della festività per i mercati statunitensi che saranno chiusi per il "Giorno del Ringraziamento" e saranno aperti solo per mezza giornata in concomitanza del Black Friday.

Crolla il mercato dell'energia con il prezzo del petrolio greggio WTI in calo fino al 4,8% al minimo di 77,10 dollari al barile.

Le borse europee chiudono poco mosse il Dax di Francoforte negativo a -0.25% mentre Piazza Affari con il Ftse Mib segna -0,40% a 24.570 punti.

Scendono ancora i rendimenti decennale italiani che toccano quota 3,7% scende ancora lo spread tra Btp/Bund in flessione a 187 punti base.

Wall Street salgono le azioni, attesa riunione FOMC e Fed.

A Wall Street salgono le azioni in attesa della riunione FOMC, della decisione FED e del giorno del ringraziamento.

S&P 500 chiude in rialzo a 1.30%, Nasdaq in salita dell'1,4%, Dow Jones al rialzo chiude a 1,2%.

Per l'S&P 500 un giorno da ricordare perché c'è il ritorno delle quotazioni sopra quota 4.000 punti indici mentre Dow Jones ha segnato la migliore chiusura dell'ultimo trimestre.

Trapelano indiscrezioni da Wall Street circa l'impegno a far si che il ripristino della stabilità dei prezzi sia la massima priorità della Federal Open Market Committee (FOMC), che stabilisce la politica monetaria.

Il petrolio ha pareggiato le perdite di lunedì 21 novembre 2022, ritorna a quota 82$ per barile dopo aver toccato i minimi di gennaio 2022 per via dei timori di nuovi blocchi in Cina.

Trapelano indiscrezioni da Wall Street circa l'impegno a far si che il ripristino della stabilità dei prezzi sia la massima priorità della Federal Open Market Committee (FOMC), che stabilisce la politica monetaria.

Il petrolio ha pareggiato le perdite di lunedì 21 novembre 2022, ritorna a quota 82$ per barile dopo aver toccato i minimi di gennaio 2022 per via dei timori di nuovi blocchi in Cina.

In Europa chiusura in rialzo per Piazza Affari Ftse Mib chiude a 0,96%, il Dax di Francoforte chiude a 0,29%, il rendimento decennale italiano rimane stabile a 3,912% spread Btp/Bund scede a 193 punti base.

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